Cuneo – Un paio di località: Mondovì per la sua tangenziale e l’area di Limone Piemonte per il nuovo tunnel del Tenda rientrano tra i quattro progetti per le infrastrutture stradali, per un totale di 1,65 miliardi di euro (cui si aggiungono risorse molto meno consistenti per Limone nella valorizzazione del patrimonio sui territori, con 3 milioni di euro in Piemonte per interventi a Torino, Acqui Terme, Collegno e appunto Limone). C’è questo per la Granda nel nuovo Piano industriale 2022-2031 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presentato nella mattinata di oggi (lunedì 16 maggio) a Roma dai vertici “Fs”: un piano da oltre 190 miliardi di euro, che però per il Piemonte vale dodici miliardi, e per la Granda poche risorse (escluso il collegamento del Tenda Bis, che però non rappresenta certo un nuovo progetto di potenziamento infrastrutturale). Al “conto” regionale sono attribuiti 12 miliardi di euro, secondo quanto sottolineato dal Gruppo; in base ai dati diffusi in dettaglio da Fs, rientrano “oltre 8 miliardi di euro per gli investimenti in opere infrastrutturali ferroviarie” (di fatto per Terzo valico dei Giovi, fase uno della tratta italiana della Torino-Lione, nuove fermate del servizio ferroviario metropolitano di Torino) e 1,65 miliardi per le infrastrutture stradali (oltre a Mondovì e Tenda, il collegamento A4-A26 Masserano-Ghemme e la SS337 Adeguamento Comune di Re-Ponte della Ribellesca); in fondo alla lista della spesa, 19 milioni di euro per interventi su poli logistici e i 3 milioni per il patrimonio. Una cifra complessiva che per il Piemonte, per quanto siano significativi 10-12 miliardi di euro, non rappresenta la copertura di tutte le esigenze e che è lontana dal 10% (sia di popolazione, sia di Pil) che il Piemonte storicamente rappresenta su scala nazionale.