Mondovì – Due donne cinesi e un italiano in arresto per reati legati alla prostituzione: è successo a Mondovì, dove tutto era partito dalla segnalazione, per il continuo via vai di uomini da un alloggio in via Bona e da un altro in via Rinchiuso. Da allora sono scattati appostamenti e intercettazioni, fino a che i tre sono stati individuati: facevano la spola da Milano, dalla zona della “Chinatown”, e usavano i due alloggi (affittati da persone risultate poi estranee all’attività criminale) per le loro “ragazze”. Queste erano almeno tre, a loro si aggiungevano talvolta le due arrestate, che (anche a distanza, da Milano) gestivano telefonicamente gli appuntamenti e davano indicazioni alle ragazze; l’uomo, invece, faceva da intermediario per affitti, utenze, spese e gestione degli alloggi. Raccolti tutti gli elementi, i poliziotti hanno fatto scattare le ordinanze di custodia cautelare: carcere per Sauro Donato Vittorio, 70enne con precedenti per reati contro il patrimonio, residente in una casa popolare nel milanese; domiciliari per “Lisa” Jia Long e per “Cinzia” Wang Yongjuan (sorella di una donna già nei guai per sfruttamento della prostituzione, sempre a Mondovì). Per l’italiano e per “Cinzia”, l’accusa è di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento, per “Lisa” induzione alla prostituzione; risulta inoltre che le due donne, incensurate ma irregolari, oltre a gestire le ragazze talvolta si prostituivano esse stesse, sempre per quei “massaggi” pubblicizzati negli annunci. “Mano pesante” della magistratura anche su un altro fronte: per i due alloggi è scattato il sequestro preventivo. Il giro d’affari del sodalizio criminale è stato stimato in 4-5.000 euro al mese. L’operazione della Polizia è stata denominata “Mamma mia”, dalle esclamazioni spesso usate dalle due donne nei dialoghi con l’italiano.
