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Lunedì 9 giugno 2025

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Casa Galimberti racconta la storia d’Italia

Nel Museo anche una biblioteca con 27 mila volumi e una grande collezione di arte moderna

La Guida - Casa Galimberti racconta la storia d’Italia

Il Museo Casa Galimberti è un luogo unico per scoprire la storia non solo della città, ma dell’intera nazione. La sede è in Palazzo Osasco, nelle stanze della storica abitazione della famiglia composta da Tancredi Galimberti, brillante avvocato e politico, e dalla moglie Alice Schanzer, donna raffinata ed estremamente colta di origini viennesi. Da questa unione nacquero Tancredi Jr (per tutti Duccio) e Carlo Enrico, entrambi convinti antifascisti che ebbero poi un ruolo attivo in quella che fu la Resistenza.

Sulle pareti dello studio molti oggetti parlano di questa scelta: il brevetto di partigiani assegnati ai fratelli, la Legione d’Onore, e la medaglia d’oro al Valore Militare, conferiti a Duccio. E fu proprio qui che il 26 luglio del 1943, il giorno dopo la caduta di Mussolini, Duccio tenne dal balcone di casa il famoso discorso ad una piazza piena di gente in festa. “La guerra continua – disse – fino alla cacciata dell’ultimo tedesco, fino alla scomparsa delle ultime vestigia del regime fascista, fino alla vittoria del popolo italiano che si ribella contro la tirannia mussoliniana…”. Si trattò, di fatto, della nascita del movimento resistenziale. Fino alla morte, avvenuta per barbara tortura il 3 dicembre 1944, Duccio si occupò delle formazioni Giustizia e Libertà sul territorio piemontese. Nel 1945 gli venne dedicata la grande piazza cittadina e nel 1948 fu proclamato eroe nazionale.

Inoltre il Museo custodisce un grande patrimonio librario con una biblioteca composta da 27 mila volumi e l’archivio, e rappresenta la più grande raccolta di arte moderna in città (dipinti e sculture), promossa da privati ma diventata poi patrimonio pubblico grazie alla volontà di Carlo Enrico. Proprio su testamento di quest’ultimo, nel 1974 l’intera proprietà della Casa è passata al Comune di Cuneo, con il vincolo di farne un luogo di cultura aperto alla popolazione.

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