La Coldiretti Piemonte lancia l’allarme sulle numerose criticità emerse in queste ore a causa del maltempo che sta flagellando il territorio. “Il fiume Po è salito di due metri e mezzo in 24 ore – spiegano i rappresentanti dell’associazione di categoria -, mentre in Piemonte le esondazioni della Dora Baltea e degli altri corsi d’acqua hanno colpito migliaia di ettari seminati e costretto a evacuare le stalle, con danni stimati per 2 milioni di euro. Nelle ultime ore si sono registrate piogge localmente molto forti che hanno interessato principalmente il Verbano, l’alto Vercellese, il Biellese e il Torinese. Lo straripamento con l’arrivo della piena di Dora Baltea e Chiusella ha costretto all’evacuazione delle stalle a Strambino, che risulta al momento il comune più colpito assieme a Vestignè, Vische, Fiorano, Pavone e in generale tutta la piana del nodo idraulico di Ivrea. Esondato anche il Malone che non si sta limitando ad allagare i campi ma li sta erodendo portando via la terra e i semi appena sotterrati. Esondazioni anche lungo l’asta dell’Orco e i suoi affluenti come la Malesina e lungo il basso corso della Dora Riparia dove risultano sommersi i campi della piana agricola tra Caselette e Alpignano. Nell’alto Piemonte, la situazione più critica è registrata in tutta l’Ossola con frane, strade isolate e chiusura dei ponti. Gli smottamenti hanno divelto le recinzioni di alcuni vigneti. La causa principale di questo dato allarmante è da ricercare nel consumo di suolo, una battaglia che Coldiretti sta portando avanti da anni per accelerare l’approvazione della legge che giace da tempo in Parlamento e che invece potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia proprio per proteggere il territorio”.
La situazione in queste ore è critica anche per gli agricoltori della provincia di Alessandria. In particolare, Cia Alessandria-Asti e Confagricoltura Alessandria stanno raccogliendo le segnalazioni degli imprenditori associati i cui terreni sono già stati colpiti dalle esondazioni, soprattutto nelle zone lungo il Bormida, il Casalese e l’Acquese. Nella zona di Cassine, a causa dell’esondazione del fiume Bormida, vengono segnalati allagamenti nei campi. Medesima situazione a Terranova, nel casalese, dove l’acqua del Sesia sta provocando danni alle coltivazioni in una fase vegetativa delicata. La situazione si rende particolarmente grave a causa delle semine appena concluse. Le associazioni si stanno già muovendo per richiedere lo stato di calamità alla Regione Piemonte per i danni ingenti registrati dalle aziende agricole associate.