“Contro la follia tutta ideologica delle etichette allarmistiche sul vino siamo pronti a scendere in piazza per tutelare i 240.000 viticoltori italiani che offrono opportunità di lavoro lungo la filiera per 1,3 milioni di occupati.” È quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia che hanno scritto una lettera al Presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ai commissari alla coesione e riforme, Raffaele Fitto, all’agricoltura Cristophe Hansen e alla salute Olivér Várhelyi, per respingere l’inaccettabile proposta dell’esecutivo comunitario di apporre delle scritte sulle bottiglie per scoraggiare i consumi, oltre ad aumentare la tassazione.
Coldiretti Cuneo non accetta una forma di etichettatura penalizzante per un settore distintivo come il vino, che l’Unione europea dovrebbe invece impegnarsi a promuovere. In Provincia di Cuneo – ricorda la Coldiretti – il comparto conta ben 6.500 imprese, 16.800 ettari di superficie vitata e una produzione di quasi un milione di ettolitri, pari a circa 100 milioni di bottiglie all’anno, perlopiù a marchio Doc o Docg.
“Non è pensabile avere una Ue che rimanda da anni un provvedimento fondamentale per la trasparenza e la salute come l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti e sposa invece misure come questa, puramente ideologiche” dichiara il presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada, che aggiunge: “Il vino rappresenta un patrimonio importantissimo del nostro territorio e in generale del Made in Italy, per questo va difeso sia dal punto di vista occupazionale sia da quello economico, dai tentativi di colpevolizzarlo sulla base di un approccio ideologico che non tiene contro di una storia millenaria che ha contribuito non solo a far grande il nostro agroalimentare, ma si inserisce appieno nella dieta mediterranea che in questi anni ha visto gli italiani primeggiare per longevità a livello europeo e mondiale”.
“Non è certamente l’Europa che vogliamo né quella che vogliono le imprese agricole e i consumatori italiani. Continuano ad essere fatte scelte prive di fondamento scientifico, dalle etichette allarmistiche al Nutriscore che spinge gli alimenti ultra formulati, questi sì, dannosi per la salute” aggiunge il direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo.
La prevenzione e la promozione di stili di vita sani, sono obiettivi fondamentali che meritano il massimo impegno da parte delle istituzioni e della società, e che vedono Coldiretti impegnata da tempo; prevedere misure come etichette allarmistiche e nuove tasse ingiustificate, significa colpire un settore strategico del Made in Italy e Made in Piemonte. “Il vino è cultura, tradizione, identità, parte integrante della nostra storia e del nostro territorio” conclude il presidente Nada.