Comunque la si pensi su Vito Mancuso, i suoi libri sono sempre una buona palestra di riflessione personale. E lo anche questo “Destinazione Speranza” che cerca di rispondere in modo semplice ma profondo a tre domande di uno dei maestri della filosofia moderna, ovvero Immanuel Kant: Che cosa posso sapere? Che cosa devo fare? Che cosa mi è lecito sperare?
Cercando le risposte Mancuso va alla ricerca del significato più profondo e autentico della nostra vita, e rispolverando valori importanti come la solidarietà, la responsabilità, la dimensione morale dell’agire. Secondo Mancuso, per ritrovare una visione positiva del futuro è necessario rifondare il senso della nostra esistenza su un principio che egli definisce dirompente: la libertà di obbedire. Non si tratta di una sottomissione passiva, ma di una scelta consapevole e responsabile, orientata al bene comune e alla solidarietà. Il suo è un invito a un cambiamento di prospettiva che abbraccia non solo l’individuo, ma la relazione con gli altri e il mondo, offrendo una visione che unisce spiritualità e impegno etico. Insomma in uno scenario mondiale che lascia molto spazio al pessimismo e al cinismo non tutto è perduto se siamo disposti a resistere e ad agire con responsabilità verso il prossimo e il mondo che ci circonda.
Destinazione Speranza
di Vito Mancuso
Garzanti
euro 18