Sulla mancata apertura del Tenda emersa oggi nell’incontro al cantiere si esprime anche il presidente della Regione Alberto Cirio, con una nota.
“Un anno fa con i francesi si individuò la possibilità di aprire la galleria in modalità cantiere, da allora abbiamo con molta forza e determinazione ad Anas e alla ditta di concludere i lavori necessari e tutte le opere civili che sono propedeutiche all’apertura con questa modalità. E io oggi sono venuto a vedere personalmente che le opere fossero realizzate e l’ho visto, l’ho visto nei documenti, l’ho visto nei certificati, l’ho visto nella posizione che Anas stamattina ha assunto ufficialmente all’interno della Cig (conferenza intergovernativa italo-francese), comunicando la disponibilità ad aprire, assumendosi la totale responsabilità del percorso anche nel lato francese. Di fronte a questi risultati la risposta dei francesi è stata che nella normativa l’apertura cantiere non è così ben disciplinata, che non c’è un ministro a cui chiedere e che quindi in questa fase non sono in grado di autorizzare l’apertura della galleria. Questo per noi è inaccettabile. Io rappresento la comunità piemontese, la comunità di Limone, di questa valle, di questo territorio, e i danni che stanno subendo qualcuno li deve pagare. Anche perché questa situazione al Tenda si unisce a una serie di situazioni critiche per il Piemonte: la nuova galleria autostradale del Frejus è conclusa da un anno e stiamo ancora aspettando che la Francia affidi l’appalto per i collaudi, da 18 mesi attendiamo il ripristino della frana sulla ferrovia e oggi è stato riaperto il tunnel del Monte Bianco per il quale esiste un piano di chiusure per i prossimi 17 anni perché, a seconda del ministro di turno, il governo francese è favorevole o contrario. Io però non posso permettere che il Piemonte venga schiacciato all’interno di questa situazione. Oggi che il Tenda è pronto per essere aperto, Anas certifica che può essere percorso in sicurezza e anche lo studio che abbiamo commissionato al Politecnico per il quale il tunnel può essere percorso addirittura a doppio senso di circolazione, in presenza di un presidio. Io sono pronto, come Regione Piemonte a tutelare in ogni sede, anche in quella legale, gli interessi della mio territorio, della mia gente e del nostro Piemonte, nei confronti di un governo straniero. Perché nel clima di amicizia, e mi permetto di dire anche di fratellanza, che c’è sempre stato tra Italia e Francia, noi oggi stiamo subendo un atteggiamento incomprensibile da parte del governo francese. Nel frattempo siamo pronti a confermare il servizio di treni-navetta tra Limone e Tenda per la stagione invernale e abbiamo pronto un milione di euro sul bilancio che la giunta approverà a gennaio 2025, per ristorare le attività economiche che continuano a subire i danni della mancata apertura del collegamento”.