Valle Tanaro – La Valle Tanaro è conosciuta come la valle della polenta di grano saraceno e dei funghi. Quella di grano saraceno è la polenta più antica di tutte e può essere consumata anche da chi soffre di celiachia, in quanto naturalmente priva di glutine. Solitamente si accompagna ad una bagna bianca che viene preparata con porri, funghi e panna. In stagione i funghi crescono abbondanti nei boschi grazie alla presenza di alberi di castagno e di faggi, che creano il giusto habitat per la loro crescita. La Valle Tanaro è famosa anche per i formaggi d’alpeggio, per i ceci di Nucetto, i fagioli di Bagnasco. Tra i piatti da non perdere la torta verde, gli gnocchi di rape, i tortellini di Cin e le paste di Ormea.
Tra le specialità troviamo la Fonduta con il tartufo nero di Alto, gli Sciancui di Alto, una pasta maltagliata condita con formaggi fusi o sugo di funghi, gherigli di noce, patate e rape tagliate a pezzi e cotte preventivamente con la pasta. La gastronomia di Briga Alta è una cucina povera di queste valli, detta anche “cucina bianca” dei pastori transumanti, costituita da latticini, patate, porri, rape, cereali e aglio. Il piatto tipico è costituito dai Sugeli, una pasta a forma di orecchiette condita con panna, funghi o porri o con il Bruss. Tra i dolci più famosi della Valle ci sono sicuramente i “Garessini”, tipici della città di Garessio, la cui antica ricetta risale alla prima metà del ‘900. L’impasto di nocciole del Piemonte Igp, zucchero, cacao, farina, albume d’uovo fresco è ancora quella tradizionale.
Il Raschera d’alpeggio e formaggio di Ormea viene prodotto in piccole quantità da giugno a settembre negli alpeggi di Stanti e Pian Rosso ed è composto da latte intero o parzialmente scremato proveniente da vacche di razza Piemontese. Famoso è il Cece di Nucetto coltivato nei terreni dei Comuni di Nucetto, Perlo e Bagnasco a quote comprese tra i 450 e i 700 m di altitudine. Nella ristorazione nucettese si abbina in tutte le parti che compongono il pranzo, dagli antipasti ai primi piatti, ai secondi e anche al dolce, come marmellata per crostate. Ottimo è il pane antico della frazione di Mursecco di Garessio a base di pane, patate e porri, insignito della Deco.
La birra di grano saraceno “Donna Petronilla” è un nuovo prodotto nato dallo chef Paolo Pavarino con la collaborazione del birrificio Scarampola di Millesimo e il Consorzio per la valorizzazione e tutela dei prodotti tipici dell’Alta Valle Tanaro. La lasagna all’Ormeasca è un must della valle condito con formaggi d’alpeggio e burro fuso. Le Fozze di Ormea sono, invece, un antico pane locale. È una focaccina rettangolare cotta sulla stufa o al forno, ed è stata insignita della Deco (Denominazione d’origine comunale). I Cin e i Tultei di Ormea sono tipici tortelli ripieni di una sorta di purè di patate e i Cin, le erbette di campo con soffritto di porro. I Tultei vengono cotti sulla piastra della stufa a legna o fritti e cosparsi di zucchero e serviti come dessert.
Da non dimenticare l’ottimo Fagiolo di Bagnasco e la Rapa Bianca di Caprauna con tante ricette che la rendono protagonista in tanti locali in abbinamento con la salsiccia o con un tipo di speciale pasta fresca locale, gli sciancui, nel cui condimento troviamo anche altri ingredienti della cucina alpina come noci e funghi. La rapa di Caprauna è Presidio Slow Food dal 2003.
E poi le regine di Garessio, le castagne bianche e secche dette “Garessine”. Vere eccellenze del territorio della Val Tanaro soprattutto perché, prima dell’avvento dei prodotti provenienti dal Nuovo Mondo, hanno garantito il sostentamento di intere generazioni, fornendo all’uomo legno da lavoro e da ardere e alimento di cui nutrirsi.