Ad Alba è stata inaugurata ieri (venerdì 11 ottobre) la 94ª edizione della Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, con il vicepresidente del consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Il vicepremier è arrivato nel Teatro Sociale “G. Busca” accompagnato dal presidente della Regione Alberto Cirio, accolto dal Sindaco di Alba Alberto Gatto, con diversi assessori e consiglieri, e dai sindaci del territorio in fascia tricolore, dalla signora Maria Franca Ferrero, dalla Presidente dall’Ente Fiera di Alba Liliana Allena e dalle massime autorità civili e militari. Tra gli ospiti dell’inaugurazione anche il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.
Tra i temi affrontati nel suo saluto, i conflitti che stanno affliggendo il mondo, inaspriti in questi giorni, con l’esortazione a risoluzioni per la pace. Ma anche l’economia, le politiche di sostegno alle famiglie e alle donne, il dibattito sulla cittadinanza agli stranieri.
I primi a portare i saluti e a raccontare il territorio, durante l’evento introdotto dal direttore dell’Ente Fiera di Alba Stefano Mosca, sono stati Caterina Pasini, Vice Sindaco e Assessora a Cultura, Turismo e Creative cities, Antonio Degiacomi, Presidente Centro Nazionale Studi Tartufo, e Mariano Rabino, Presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero.
A seguire si è tenuto il talk con Liliana Allena, Presidente Ente Fiera di Alba, Alberto Gatto, Sindaco di Alba, Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, oltre a Michele Guerra, Sindaco di Parma, e Elena Carnevali, Sindaca di Bergamo, le due città che con Alba compongono il Distretto italiano delle Città Creative Unesco per la Gastronomia. La cerimonia si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro del rinnovato Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba nel Cortile della Maddalena, che da sabato 12 ottobre sarà aperto al pubblico tutti i fine settimana fino all’8 dicembre (per il programma completo della Fiera www.fieradeltartufo.org).
Il Sindaco di Alba Alberto Gatto: “Ringrazio il Vicepremier e Ministro degli Esteri Tajani per aver voluto essere presente oggi al via della nostra Fiera internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, alla sua 94ª edizione, e per l’attestazione di stima nei confronti del nostro territorio. Una terra rurale che, come ripetiamo sempre, dal Dopoguerra in avanti, grazie al lavoro e alla lungimiranza di tanti uomini e donne, ha saputo farsi conoscere nel mondo per le sue eccellenze enogastronomiche, per le sue industrie e cantine vitivinicole, per i suoi paesaggi patrimonio dell’Umanità e come meta turistica internazionale, oggi anche Distretto italiano della Gastronomia Unesco con Bergamo e Parma, che ringrazio per aver voluto condividere con noi questo momento. Ora la sfida è la sostenibilità a ogni livello, a partire dalla tutela di quella terra che è la nostra prima ricchezza, come dimostra anche lo slittamento in avanti di dieci giorni nel calendario di raccolta del tartufo”.
“Ringrazio coloro che ogni anno rendono possibile la realizzazione di tutto ciò: l’Ente Fiera, i partner e gli sponsor, il personale dell’Amministrazione, i volontari e non voglio trascurare alcuno di quanti si dedicano con generosità per ottenere il risultato che tutti ci riconoscono – ha detto l’Assessora al Turismo Caterina Pasini -. In quest’epoca coinvolta nell’urgente dibattito circa l’Intelligenza Artificiale che apre alle grandi sfide etiche sino ad arrivare alla centralità stessa della persona, questa Intelligenza Naturale, tema della Fiera di quest’anno, ovvero questo intimo rapporto tra uomo e natura, tra cercatore ed ambiente, tra l’arte e la sapienza del primo e le condizioni scandite dalla natura, ci richiama alla necessità di riscoprire la consapevolezza di essere parte inscindibile della natura stessa”.
“Il payoff di questa 94ª edizione della Fiera, ‘Intelligenza naturale’, – dichiara la Presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena – ci avvicina a un tema di stretta attualità, mettendo a confronto l’intelligenza artificiale con quella della terra. L’AI deve essere storicizzata: si nutre di scienza, di scrittura e di sapere, così come secoli di generazioni, susseguitesi su questo territorio, si sono nutrite di pratiche, di saperi e di esperienze per evolversi. Questo presenteremo nell’edizione al via domani, che fino all’8 dicembre proporrà la magia del Tartufo Bianco d’Alba in quello che, numeri alla mano, possiamo tranquillamente definire il più importante evento enogastronomico italiano in termini di ricaduta economica sui territori”.