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Mercoledì 2 luglio 2025

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Tettoia Vinaj, chiavi al Comune e delibera per l’affidamento a Open Baladin

Il Comune è tornato nella disponibilità dei locali oggi, giovedì 6 giugno, e procede per l'affidamento in concessione a Open Baladin per i prossimi mesi in attesa della gara pubblica. L'avvocato Barosio rimette tutti gli incarichi difensivi per il Comune

Cuneo

La Guida - Tettoia Vinaj, chiavi al Comune e delibera per l’affidamento a Open Baladin

È avvenuta nella mattina di oggi, 6 giugno, la consegna delle chiavi della Tettoia Vinaj da parte della società Tettoia Vinajs srl al Comune di Cuneo, che è così ritornato nella piena disponibilità dei locali della struttura.

“Questo pone un punto fermo nella vicenda – sottolineano dal Comune con una nota stampa – perché dà la possibilità di mettere ordine per il futuro della gestione della struttura, aprendo un nuovo capitolo”.

La Giunta ha subito approvato una delibera che avvia, dandone mandato al settore “Patrimonio”, la procedura per l’affidamento in concessione amministrativa della Tettoia Vinaj e che, contestualmente, riconosce l’opportunità di disporre a favore della società Open Baladin Cuneo s.r.l. (che in questi anni ha regolarmente pagato il canone di affitto ed è estranea alla vicenda giudiziaria, ndr) un affidamento diretto ad interim, per il tempo necessario alla conclusione della gara pubblica: “In modo da garantire comunque la custodia dell’immobile – spiega il Comune in una nota stampa – la continuità dell’animazione e delle attività commerciali di somministrazione in un’area delicata della città sotto il profilo della sicurezza pubblica, ma soprattutto tutelare i lavoratori che oggi sono alle dipendenze della società Open Baladin. Questo atto amministrativo nasce dalla volontà di rispettare pienamente le norme comunitarie e nazionali in materia di libera concorrenza e le relative prescrizioni del Codice degli appalti pubblici”.

I canoni non pagati

Resta aperta e tutta da definire la questione dei canoni e degli oneri di monetizzazione dei parcheggi non pagati negli anni scorsi dalla Tettoia Vinaj srl (la società del geometra Dario Dalmasso che gestiva la struttura e a cui l’Open Baladin pagava l’affitto) per una cifra complessiva di circa 900.000 euro e su cui è da tempo è aperto un contenzioso, con la sentenza del tribunale che ha portato alla consegna dei locali da parte della Tettoia Vinaj srl (decisione presa dalla società anche se la sentenza non è esecutiva), e la recente scelta del Comune di chiudere il rapporto con il suo storico avvocato, il legale torinese Vittorio Barosio, per le differenti posizioni sulla strategia processuale da seguire.

L’avvocato Barosio rimette tutti gli incarichi difensivi per il Comune

La decisione del Comune di revocare l’incarico relativo alla questione Tettoia Vinaj è stata formalizzata nei giorni scorsi, quando però l’avvocato Barosio aveva già dismesso il mandato del Comune per tutti gli altri incarichi in corso. Le questioni attualmente pendenti per il Comune sono otto e Barosio si occuperà ancora solo di quella relativa al ricorso per l’appalto delle cosidette paline intelligenti, la cui udienza è in calendario l’11 giugno.
“Mi sembrava non corretto lasciare ai colleghi che subentreranno una causa così complessa e già in corso, che peraltro sarebbe stata da preparare in pochi giorni – spiega l’avvocato Vittorio Barosio, 85 anni – Per tutte le altre cause ho deciso invece di rimettere il mandato in quanto è venuta a mancare la fiducia reciproca”.
Il motivo?
“Il Comune ha deciso di revocarmi il mandato per la vicenda della Tettoia Vinaj, confermandomi invece l’incarico per tutte le altre cause. Aveva tutto il diritto di farlo, ma se la fiducia non c’è, per me non c’è su tutto, e la fiducia tra avvocato e cliente è fondamentale. È venuta a mancare la fiducia da entrambe le parti, e per questo ho dismesso tutti gli incarichi difensivi che mi sono stati conferiti dal Comune di Cuneo”.
Tutto a causa delle divergenze sul percorso da seguire per la Tettoia Vinaj.
“È una vicenda complessa, che seguo da anni, in cui sono da tenere in conto diversi aspetti. Dopo aver ottenuto in giudizio la consegna dei locali abbiamo suggerito un’ipotesi di transazione che pareva andasse bene alle parti e che avrebbe consentito al Comune di chiudere la pratica e di ottenere almeno parte di quanto dovuto. Il Comune ha deciso, legittimamente, di non seguire questa strada e di rivolgersi a un altro avvocato. È un suo diritto, come lo è il mio di rimettere il mandato”.
L’ipotesi di transazione prevedeva, in estrema sintesi, un incasso per il Comune di circa 400.000 euro, di cui 100.000 euro da parte di Tettoia Vinaj srl e 300.000 euro da Baladin per la monetizzazione dei parcheggi.
Restano adesso da capire i prossimi passi che il Comune intende compiere dopo essere tornato nella piena titolarità dell’edificio. Nell’ultimo consiglio comunale la sindaca Manassero ha annunciato l’intenzione di presentare la segnalazione alla Corte dei Conti, mentre sul fronte giudiziario è da definire con il nuovo legale la strada da percorrere (il termine per presentare appello è il 20 giugno) e l’assessore Valter Fantino ha ribadito che “dopo la consegna dei locali potremo fare un ragionamento più corretto per rispettare normativa, interessi del Comune e salvaguardare i posti di lavoro”
Della questione si tornerà a parlare in Consiglio comunale giovedì prossimo con una seduta straordinaria richiesta dai gruppi di minoranza proprio per la mancata comunicazione della revoca allo studio Barosio nello scorso consiglio comunale.

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