Non certo delle migliori l’immagine (il Comune dice imputabile ad un ritardo nel ritiro) che accoglie coloro che in questo momento (mentre scriviamo sono le 16.30 dì mercoledì 17 aprile) decidessero di fare visita ad un loro caro sepolto nel cimitero di Santa Maria di Paesana.
Lungo uno dei muri perimetrali del Camposanto- quello che guarda ad ovest ed ospita gli ingressi – due dei cassonetti destinati alla “indifferenziata” sono stati occupati da decine e decine di pezzi di legno di bare.
A sollevare il caso sui social è stato il capogruppo di minoranza Fabio Gottero: “Certo. Uno può anche sorvolare queste cose – le sue parole -. Anche sulla collocazione del legno in cassonetti dell’indifferenziata. Ma se si trattasse di legna derivante da bare demolite per la ricollocazione dei loculi, non ci sarebbe solo una questione igiene. Ma anche e soprattutto una basilare questione di rispetto. E ci vuole davvero poco per avere un po’ di rispetto, in questi casi”.
Il cimitero in questione, proprio ieri, era stato chiuso per tutto il giorno per lavori.
Prontissima la replica del Comune, per bocca del vicesindaco Marco Margaria: “La ditta che ha collocato i pezzi di bara nei cassonetti della RSU era assolutamente legittimata a farlo dallo stesso Consorzio Servizi, Ecologia e Ambiente che in tutti i comuni di sua competenza mette a disposizione, in casi come questo, i cassonetti. Sarà poi cura dello CSEA occuparsi del ritiro, dello smaltimento dei suoi contenuti e dalla loro disinfezione prima di ricollocarli. Sarebbe bene informarsi prima di scrivere sui social senza conoscere nulla dell’argomento di cui si scrive”.