Torino – Non c’è pace tra Pd e Movimento 5 Stelle e l’incontro previsto per domani, martedì 23 gennaio, per cercare una soluzione unitaria e il campo largo per le prossime regionali, è saltato a data da destinarsi. Un segnale non proprio di rappacificazione e di strade che si incontrano. Il primo incontro è stato il 5 gennaio risolvendosi in un nulla di fatto, anzi con molte divergenze e accuse reciproche. Il secondo del 17 gennaio è proseguito sullo stesso tono rimandando al 20 gennaio il confronto che poi è stato rinnovato a domani.
Ma questa sera dalle due parti arriva il dietrofront. Tutto rimandato ma non si quando. Prima è Domenico Rossi, segretario regionale del Pd a comunicare il forfait: “Dopo una serie di interlocuzioni con la segreteria nazionale e la delegazione del M5S abbiamo convenuto sia necessario rinviare l’incontro previsto per domani mattina tra le delegazioni PD e M5S in quanto si ritengono necessari ulteriori approfondimenti. Mi auguro che questo ulteriore tempo aiuti a trovare le ragioni di un’intesa, che, com’è noto il PD persegue da mesi”.
Poi tocca a Sarah Disabato, Coordinatrice regionale M5S Piemonte: “A fronte dei numerosi temi di cui si è discusso nel corso del tavolo con il Partito Democratico della scorsa settimana, e alla luce delle importanti ricadute che le rispettive scelte di Pd e M5S avranno sulla politica del Piemonte, le due delegazioni concordano sulla necessità di approfondire ulteriormente ogni singola tematica. L’incontro previsto per martedì è pertanto rinviato a data da destinarsi”.
Le sorti del Piemonte, almeno quelle sul fronte “dell’offerta elettorale” ai piemontesi, si decideranno ancora una volta lontano dal Piemonte, a Roma.