Mondovì – “Un’annata molto difficile in tutti i settori”. Così definisce la stagione agricola 2023 il presidente Cia della zona di Mondovì, Fabio Bottero, titolare di un’azienda a Carrù che lavora una settantina di ettari di terra, di cui la metà coltivata a noccioleti.
Nella sua analisi Bottero pone l’accento sul “calo rilevante delle produzioni”, imputabile a gelate primaverili, caldo estremo in estate, grandinate e carenza idrica, con gli eventi meteo estremi che hanno irreparabilmente danneggiato molte piante. Quantitativi ridotti insieme a costi energetici e delle materie prime elevati “non hanno consentito – prosegue Bottero – di coprire le spese per molte colture”, mentre poco remunerativo è risultato il prezzo di vendita degli animali al macello.
Poco rosee anche le prospettive per il 2024: “Se non piove – dichiara Bottero – nei prossimi mesi, corriamo il rischio di dover fare i conti con un 2024 di nuovo molto difficile. L’unica strada percorribile per risolvere il problema è programmare la costruzione degli invasi, soprattutto quelli piccoli, per poter utilizzare l’acqua durante le emergenze dovute alla siccità. E sul fronte costi e prezzi di vendita, ci auguriamo che la forbice si assottigli, altrimenti diventa problematico lavorare”.