Valle Po – Tra leggende che si narrano in valle Po c’è anche quella dell’esistenza delle faie, esseri magici e misteriosi che abitano i boschi. Il loro aspetto è difficile da descrivere in quanto sembra dipende dalla situazione: talvolta sono descritte come piccole e alquanto pelose, oltre che molto dispettose, in altri racconti sono invece belle e sfuggenti e si possono incontrare nei pressi di una fontana o si vedono i loro indumenti stesi al sole.
Nella tradizione popolare queste fatine venivano addirittura accusate di scambiare i propri figli con quelli degli umani, dando vita ad un dramma che quasi sempre si traduceva però in un lieto fine. Le faie infatti, pentite per il rapimento e per essersi allontanate dal proprio figlio, restituivano dopo breve tempo il bimbo rapito, ma ciò che rimaneva era un ammonimento per i bimbi troppo capricciosi o per i genitori che trascurano i propri figli.
Secondo altri racconti alcune faie guarivano le donne dalla sterilità mentre altre assistevano alla nascita di un figlio gridando al posto della madre. Dopo una nascita ed al quinto giorno di vita del neonato, tre faie dovevano essere invitate a casa: entravano e puoi uscivano dal camino e se l’invito non veniva a loro rivolto si vendicavano procurando all’infante difetti fisici.
I racconti delle faie, così come quelli di altre creature misteriose che popolavano i boschi e talvolta si avvicinavano alle case per far dispetti o ingannare la gente, erano anche l’argomento delle storie raccontate d’inverno attorno al focolare, spesso unico intrattenimento nelle lunghe e fredde serate. I ragazzi ne erano affascinati ed al contempo spaventati. Le storie erano ambientate spesso in luoghi conosciuti dei dintorni, rocce e grotte dalle particolari caratteristiche, che li rendevano adatti a ospitare queste creature fantastiche.