Cuneo – Esami pratici che sarebbero durati meno di quanto previsto dalla normativa e orari di lavoro più corti di quanto dichiarato; è arrivata agli avvisi di garanzia, inviati a una decina di esaminatori dipendenti della Motorizzazione di Cuneo, l’indagine della Procura della Repubblica presso il tribunale di Cuneo coordinata dal procuratore capo Onelio Dodero. La denuncia alle forze dell’ordine aveva portato gli inquirenti a indagare sulle modalità di espletamento degli esami pratici di guida: sono stati parecchi, nell’ordine delle decine, gli esami pratici di guida osservati tra la tarda primavera e la fine della scorsa estate. Esami che secondo gli inquirenti sarebbero durati meno del tempo previsto dalla circolare ministeriale (con prova pratica su strada della durata non inferiore a 25 minuti); una violazione che ha indotto la Procura a contestare agli indagati il reato di falso ideologico in atto pubblico. La contestazione del reato di truffa sarebbe scaturito poi dal fatto che sarebbe risultato un orario di lavoro più lungo di quanto effettivamente svolto in occasione di questi esami pratici. Un’indagine i cui effetti potrebbero ricadere anche sui neopatentati i cui esami sono stati oggetto d’indagine: se infatti l’inchiesta dovesse portare a un rinvio a giudizio e il processo dovesse concludersi con una condanna, anche le patenti rilasciate risulterebbero non valide, con conseguente obbligo di ripetizione della prova pratica.