Marene – Un’anima indipendente ricavata all’interno dello storico Parco di Palazzo Galvagno, un tempo elegante residenza privata dell’omonima famiglia e oggi sede del municipio. Si presenta così il nuovo Giardino della Casa del Custode, per anni caratterizzato da superfici orticole pensate per scopi produttivi e oggi rimodulato in apposite aree tematiche destinate alla coltivazione di piante capaci di stimolare i cinque sensi. Una riqualificazione fortemente voluta dall’Amministrazione comunale che, grazie al supporto dell’associazione “Le Terre dei Savoia”, ha saputo attingere ai fondi europei Next Generation EU e in particolare alla Misura 1, Componente 3 – Investimento 2.3 “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici”. “Essere rientrati tra i diciotto siti regionali beneficiari del contributo, testimonia la validità della nostra proposta e il valore storico-artistico custodito da Palazzo Galvagno – dice la sindaca di Marene Roberta Barbero -. Un sincero ringraziamento allo staff di Terre dei Savoia per l’accompagnamento fornito in fase progettuale e ai nostri uffici tecnici per aver seguito l’iter procedurale. La riqualificazione del Giardino della Casa del Custode rende ancora più tangibile il nostro impegno amministrativo di valorizzazione territoriale, ma rappresenta soprattutto una straordinaria occasione di incontro per la comunità marenese che si riappropria così di uno spazio verde da vivere e frequentare”.
La nuova area, inaugurata nella mattinata sabato 30 settembre alla presenza di un folto pubblico e di diversi amministratori locali, si inserisce nel circuito “Essenza del Territorio” coordinato dall’associazione “Le Terre dei Savoia” e va così ad aggiungersi agli altri giardini e coltivi che amalgamano le tradizioni agricole del territorio e l’identità culturale dei contesti storici in cui sorgono. Tra questi, l’Orto Romano di Bene Vagienna, il Giardino delle Essenze di Lagnasco, il Parco del Castello di Racconigi, il Museo della Seta di Racconigi, il Giardino dei Sensi di Palazzo Taffini di Savigliano, l’Antico Orto dei Padri Somaschi e il Giardino dei Semplici della Canonica di San Pietro di Cherasco e i Giardini del Priorato di San Pietro a Cavallermaggiore.
Nell’occasione, poi, accanto all’allestimento di una mostra fotografica sugli elaborati partecipanti al concorso di progettazione della nuova scuola, è stato sottoscritto un apposito protocollo d’intesa con la condotta Slow Food del Fossanese per la realizzazione e la gestione di un “Orto in Condotta” proprio all’interno del nuovo Giardino della Casa del Custode.