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Domenica 28 aprile 2024

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Muore a 101 anni Caterina Pepino, nonna “Nina”

Originaria di Andonno, ha gestito per 34 anni il Caffè Ristorante Martìn a Borgo San Dalmazzo

La Guida - Muore a 101 anni Caterina Pepino, nonna “Nina”

Borgo San Dalmazzo – È morta ieri sera, domenica 24 settembre, nella casa di riposo Imbert Grandis di Valdieri, la centenaria Caterina Pepino vedova Rosso. Lo scorso 30 luglio aveva compiuto 101 anni.
Nata ad Andonno (allora comune, oggi frazione di Valdieri), terza di sette figli, comincia a lavorare prestissimo, portando al pascolo d’estate le mucche e le pecore allevate dal padre, mezzadro dei Conti di Andonno (da cui il soprannome della famiglia, conosciuta come quelli “Del Cunt”). Ancora giovanissima, raggiunge le due sorelle maggiori, Anna e Margherita, a Torino, dove diventa donna di servizio di una famiglia, cucinando, badando alla casa, occupandosi dei due bambini. Nel 1941 sposa il compaesano Martino Rosso, della famiglia dei ‘Trupa’, e affianca il marito e il suocero nella conduzione della trattoria del Ramo Verde in centro paese.
Dopo la guerra, insieme al marito e ai figli Margherita (conosciuta come Carla), Agnese e Antonio, si trasferisce a Borgo San Dalmazzo, dove rilevano l’osteria del “Braccio D’Oro”, quindi, dopo qualche anno, acquistano la casa di fronte, all’incrocio tra via Roma e via Grandis, dove trasferiscono l’attività. Nel 1960, per dare un segno di modernità e rinnovamento, decidono di cambiare l’insegna che diverrà ‘Caffè Ristorante Martìn’.
“Nina” (così è chiamata in famiglia) si occupa del servizio ai tavoli, oltre a tutte le in- combenze legate alla ristorazione, eccetto la cucina. Grande lavoratrice (ricorda ancora quando non esisteva la lavatrice e tutte le tovaglie, i tovaglioli, gli strofinacci dell’osteria venivano lavati da lei a mano, con cenere e scaglie di sapone!), donna mite, dolce, ma nello stesso tempo forte e determinata, ha lavorato ininterrottamente per 34 anni, senza un giorno di riposo, sette giorni su sette, fino al 1984, quando l’attività viene ceduta.
Nel luglio del 1991 rimane vedova. Le tante avversità della vita non l’abbattono, anzi reagisce sempre in modo positivo, affidandosi alla Madonna di Monserrato a cui è devota. Vent’anni fa, ad inizio agosto 2002, perde il figlio Antonio, e poi il genero Piero. Riesce a superare anche la morte della figlia Agnese, avvenuta sette anni fa, e pochi mesi dopo quella del genero Silvano Ferletic che ha sempre considerato ed amato come un figlio.
Cinque anni aveva deciso, di sua spontanea volontà, di andare alla casa di riposo di Valdieri, dove è stata bene fino all’ultimo giorno, colorando, leggendo la Guida, di cui è affezionata abbonata, ridendo e scherzando volentieri.

Lascia la figlia Carla,  i nipoti Monica, Mauro, Antonella, Silvia, Alessandro, Donatella e sei pronipoti.
I funerali si terranno martedì 26 settembre nella chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio di Andonno martedì 26 settembre alle ore 15, dove si terrà il rosario lunedì 25 settembre alle ore 18 . La salma sarà tumulata nel cimitero di Andonno

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