Lagnasco – I Castelli Tapparelli d’Azeglio ritornano visitabili, dopo oltre tre anni di chiusura. L’amministrazione comunale ha voluto celebrare in modo ufficiale la riapertura, per sottolineare l’importanza di questo risultato, che restituisce agli amanti della storia e della cultura un monumento di notevole rilevanza, vero scrigno di bellezze del Rinascimento piemontese. Un percorso di riscoperta avviato all’inizio degli anni Novanta, da quando un gruppo di giovani appassionati lagnaschesi fondò l’associazione “d’Acord” (richiamandosi allo storico motto della famiglia Tapparelli che, tramite Casa Savoia, sancì la pace con i vicini conti Falletti). Dopo il primo grande cantiere di restauro statico ed architettonico, avviato dalla giunta Persico nel 1998, con il coinvolgimento degli Stati Generali del Piemonte ed il supporto economico di Ministero, Regione e Fondazioni Bancarie, nel 2008 l’apertura del primo ed attuale percorso museale ed il passaggio a patrimonio pubblico nel 2010. L’attuale amministrazione comunale, quando si è insediata nel 2019, si è attivata per il rilancio del bene storico, con lavori per 200 mila euro (per i quali il Comune ha ottenuto l’importante cofinanziamento di 120 mila euro da parte della Fondazione Cassa di risparmio di Saluzzo). Al taglio del nastro, svoltosi venerdì 1° settembre, hanno partecipato numerosi rappresentanti di enti ed istituzioni.