Castelletto Stura – A seguito di scavi effettuati nella zona vicino al cimitero per posizionare la tubazione della bealera del consorzio “Bealera Maestra” di Bene Vagienna, sono venute alla luce alcune tombe cinerarie risalenti probabilmente al primo secolo dopo Cristo che testimoniano la presenza dei Romani già in quel periodo a Castelletto Stura. Quanto rinvenuto nelle nove tombe è stato inviato ai laboratori del Ministero per lo studio, le analisi e il successivo restauro.
“In un incontro con il sovrintendente Francesco Rubat Borel – riferisce il sindaco Alessandro Dacomo – si è deciso di ampliare l’area di scavo per verificare che non ci fossero ulteriori tombe. Contatteremo più avanti il Sovrintendente per valutare la possibilità, una volta restaurate, di poter adibire uno spazio museale eventualmente nei locali dell’ex biblioteca per l’esposizione dei reperti”.
I lavori di scavo, eseguiti dalla ditta F.T di Peveragno, procedono con la supervisione archeologica. “Facciamo opera preventiva rispetto al progetto previsto – ha detto l’archeologa Elena Gallesio -: un piano di sondaggi disposti 120 metri l’uno dall’altro e per tutto il tratto (22 chilometri) dove passerà la condotta idrica. Questa su cui lavoriamo è la linea principale (4 chilometri) che attraversa i Comuni di Castelletto Stura e Montanera. Nelle tombe troviamo una fossa piuttosto larga in cui da un lato si mettevano le ceneri del defunto con alcuni suoi oggetti (fibule, fibie delle cinture), a fianco veniva deposto il corredo che si differenziava secondo se era donna o uomo.”
Gli scavi sono eseguiti dalla ditta F.T. di Peveragno, coordinati dal capo cantoniere Alessandro Matticari della ditta Krea costruzioni s.p.a (Perugia) e diretti dal geometra Biagio Guerra. La ditta Krea ha ottenuto l’esproprio temporaneo dei terreni e l’occupazione della “servitù” per l’ingombro della tubazione.
“A inizio lavori, nel 2022, – aggiunge il sindaco – sono state eseguite alcune attività propedeutiche agli scavi veri e propri. La prima attività ha riguardato la ricerca di ordigni bellici che ha dato risultato negativo. La seconda, in fase di prosecuzione, ha portato alla luce queste importanti testimonianze di epoca romana e i Carabinieri di Morozzo pattugliano ogni giorno la zona”.
A lavori conclusi, l’area verrà ricoperta e riconsegnata alla stazione appaltante (il Consorzio della “Bealera Maestra”) che la riconsegnerà ai proprietari che potranno nuovamente coltivarla.