Rittana – I ravioli al plin di “Mëscià: pasta fresca integrante” e i cruset della valle Stura sono stati presentati e gustati nella cena in borgata a Paraloup, giovedì 1° giugno. Alla vigilia della festa della Repubblica le paste fresche di Mëscià, hanno trovato casa anche nella rassegna “Una fame da lupi” la serie di cene in borgata del giovedì sera che si tengono nella borgata partigiana alpina di Paraloup. In un angolo speciale della valle Stura si è potuto gustare la pasta interamente creata con i prodotti della valle Stura, farina, farina di castagna, castelmaigre, zucche, ortiche, caprini.
Mëscià è un progetto avviato da un anno e mezzo dalla cooperativa Momo, con il contributo della Fondazione Crc e la collaborazione con Associazione Amici Case del Cuore, che ha trovato spazio, per ora, come laboratorio di produzione a Demonte e prossimamente si trasferirà proprio a Rittana, che vede la collaborazione di persone provenienti da contesti migratori che, accompagnati e formati da un corso tenuto dallo schermo Pierpaolo “Pippi” Rosa, producono pasta fresca utilizzando ingredienti della valle Stura. Nasce un prodotto unico, appunto Mëscià, ovvero mescolato, tra tradizione locale e la manualità di persone che arrivano da lontano. Ai ravioli al plin si sono aggiunti i tipici creste grazie all’integrazione con le donne della valle Stura che conservano con cura ricetta, manualità e un disciplinare riconosciuto.
“Chissà un giorno – ha detto Danilo Costamagna, presidente della cooperativa Momo presente alla cena con Cristiana, una delle lavoratrici del progetto del pastificio “integrante – potrebbe nascere davvero un raviolo al plin Mëscià tra i sapori della tradizione cuneese e quelli provenienti da altre parti del mondo”.
Per la cronaca apprezzamenti sono arrivati da tutti i commensali, anche dagli ospiti emiliani di Paraloup, esperti di… tortellini.