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Giovedì 2 maggio 2024

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Accordo tra Intesa San Paolo e Confcommercio per sostenere le piccole medie imprese

Nuove linee di credito, finanziamenti innovativi per la transizione sostenibile e digitalizzazione, iniziative per favore l'accesso ai fondi Pnrr, sostegni per il caro bollette

La Guida - Accordo tra Intesa San Paolo e Confcommercio per sostenere le piccole medie imprese

Cuneo – Intesa Sanpaolo e Confcommercio provincia di Cuneo hanno siglato un accordo di collaborazione volto a promuovere gli investimenti delle PMI associate e ad accompagnarle nell’attuale contesto e nel rilancio.
Punti centrali del protocollo sottoscritto da Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo e da Luca Chiapella, presidente di Confcommercio – Imprese per l’Italia provincia di Cuneo, nuove linee di credito supportate da un plafond nazionale di 5 miliardi di euro, finanziamenti innovativi per accelerare transizione sostenibile e digitalizzazione, iniziative per favorire l’accesso ai fondi del Pnrr, sostegno a fronte el rincaro delle materie prime e dell’energia, agevolazioni per i pagamenti digitali
Attraverso l’iniziativa “Crescibusiness”, piano da 5 miliardi di euro a livello nazionale che si rivolge in particolare alle micro e piccole imprese del commercio, del turismo e dell’artigianato, Intesa Sanpaolo riserva inoltre interventi per la liquidità, finanziamenti garantiti e soluzioni evolute per i pagamenti digitali: alle Pmi associate la Banca riserva per tutto il 2023 il rimborso delle commissioni sui micropagamenti Pos fino a 15 euro; gratuità del canone mensile di nuovi Pos mobile/virtuale per 12 mesi dall’attivazione; canone delle nuove carte “Credit” aziendali gratuito fino al primo trimestre 2024.
Le aziende del Commercio, Turismo, Servizi, Trasporti e delle Professioni – commenta Luca Chiapella – hanno necessità di poter crescere e di consolidarsi in un mercato sempre più concorrenziale. Dopo la pandemia, i rincari energetici ed il conflitto in corso, vi è la necessità di un sostegno concreto ed immediato e l’accordo con Intesa Sanpaolo va in tal senso; ringrazio per l’interesse dimostrato nei confronti delle micro e Pmi del Terziario di mercato e la disponibilità ad un intervento importante”.
Al centro del nuovo protocollo l’accelerazione della transizione sostenibile, attraverso finanziamenti circular economy e S-Loan, linee di finanziamento a medio-lungo termine che prevedono un innovativo meccanismo di premialità sui tassi in base al raggiungimento di determinati obiettivi in ambito ESG; e il sostegno alla crescita e alla digitalizzazione, grazie ai finanziamenti D-Loan (Digital Loans), anche in questo caso con una riduzione di tasso legata all’impegno dell’azienda a investire sulle soluzioni digitali, e a una rete di partner specializzati che facilitano l’evoluzione delle relazioni con clienti e fornitori (es. piattaforme di e-commerce e pagamenti digitali) e i processi aziendali (es. soluzioni hardware e software per digitalizzare i dati aziendali, polizze e soluzioni per mitigare il cyber-risk).
Nell’arco del Pnrr il Gruppo Intesa Sanpaolo mette a disposizione 410 miliardi di euro, dei quali 120 per le Pmi, con un’ampia gamma di soluzioni di finanziamento che integrano le agevolazioni pubbliche, e strumenti per favorire l’utilizzo dei fondi, tra cui la piattaforma web Incent Now, frutto della collaborazione con Deloitte, cui le aziende clienti possono accedere gratuitamente per individuare rapidamente, da un unico punto di accesso, le migliori opportunità relative alle misure e ai bandi del Pnnr sulla base del proprio profilo, settore di attività e territorio, raccogliendo le informazioni utili per presentare i propri progetti di investimento e concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici.
Sempre in questo ambito si inserisce il plafond di 76 miliardi di euro a livello nazionale confermato di recente da Intesa Sanpaolo per favorire gli investimenti delle imprese in fonti rinnovabili e accelerare la transizione energetica e sostenibile, anche attraverso iniziative che incentivano la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) promuovendo sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile. Anche nell’accordo con Confcommercio provincia di Cuneo sono previste misure per aiutare le imprese del territorio a fronteggiare i maggiori costi legati ai rincari energetici e ridurre la dipendenza energetica, abbinabili alla garanzia SACE Green all’80% che consente di allungare la durata dei finanziamenti fino a 20 anni, con tre anni di preammortamento.
Altre iniziative distintive riguardano infine il sostegno alla nuova imprenditoria e all’imprenditoria femminile; soluzioni di tutela e protezione da un’ampia gamma di rischi sia di impresa che delle persone; valorizzazione del capitale umano attraverso formazione e strumenti di welfare aziendale; noleggio di un’ampia possibilità di beni strumentali di Intesa Sanpaolo Rent Foryou, per le aziende che intendono effettuare investimenti senza impegnare capitale, sostenendo solo il costo del canone.
Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo emerge che, dopo un 2022 positivo, nel 2023 in Piemonte è attesa una frenata che sta coinvolgendo le imprese del commercio, in particolare quelle molto piccole, che tuttavia potranno beneficiare del traino del turismo, settore per il quale le previsioni restano improntate all’ottimismo: il 2022 è stato un anno di grande ripresa, in regione presenze e arrivi hanno superato i livelli del 2019 (+1% e +3% rispettivamente). Nel Cuneese il recupero dei livelli pre-pandemici non si è ancora verificato a causa soprattutto della limitata mobilità che nella prima parte dell’anno ha avuto un forte impatto negativo sulle destinazioni montane. Tuttavia, i dati 2022 sulle presenze turistiche evidenziano che nella Granda il rimbalzo rispetto all’anno precedente è stato intenso (pernottamenti +28% e arrivi +38%), anche grazie all’importante ritorno degli stranieri, in primis francesi, tedeschi, svizzeri e olandesi. I rincari dei costi energetici e quelli delle materie prime e dei semilavorati sono le principali criticità riscontrate dalle imprese turistiche, manifatturiere e del commercio di questo territorio, con aumenti che le imprese riusciranno a scaricare a valle solo in parte. Le aziende stanno reagendo attraverso azioni di efficientamento: in Piemonte spicca rispetto alla media italiana anche l’avvio o aumento di autoproduzione di energia. 

 

 

 

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