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Domenica 22 dicembre 2024

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“Attorno al Presidente ci siamo ritrovati più comunità”

All'indomani della visita del Capo dello Stato la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero scrive ai cuneesi

La Guida - “Attorno al Presidente ci siamo ritrovati più comunità”

Cuneo – All’indomani della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la sindaca di Cuneo Patrizia Manassero traccia un bilancio della giornata in una lunga lettera simbolicamente “inviata” a tutti i cuneesi.
“Cuneo ha dimostrato un senso di ospitalità eccellente, ha potuto godere dell’attenzione nazionale – scrive la Manassero -, molte le persone che l’hanno conosciuta – diversa dall’immaginato – e hanno espresso riconoscenza. Voglio estendere la riconoscenza che ho ricevuto, e la mia personale, a tutti coloro che hanno collaborato e si sono adoperati per preparare ogni cosa.  Tutte le istituzioni del territorio hanno dimostrato capacità di lavorare in sinergia, sotto il coordinamento del Prefetto, non solo per riconoscere al Presidente la meritata accoglienza, ma anche per far conoscere tramite la stampa e le emittenti nazionali, una città dinamica che sa riflettere sui valori fondamentali della nostra Costituzione, che sa tramandare alle giovani generazioni principi e valori conquistati con il sacrificio di molti.
Un grazie anche a tutti coloro che hanno accolto il Presidente: mi riferisco, certo, alle Istituzioni, ai Sindaci, alle Forze dell’Ordine, ma penso soprattutto alle tante persone che si sono assiepate nei luoghi in cui il Presidente ha fatto sosta, per cercare di vederlo, salutarlo, fargli sentire il loro calore. Le tante foto che oggi girano sui social e nelle chat personali, raccontando quei momenti forzatamente brevi, sono un ricordo prezioso per noi e per il futuro. È bello percepire come in città sia sentito l’affetto e il sostegno per la Prima Carica dello Stato. È un segnale positivo di quanto sia radicato e vivo il senso dello Stato. E questo è incoraggiamento e responsabilità.
La mia impressione è stata che attorno alla figura del Capo dello Stato ci siamo ritrovati più comunità, insieme per vivere un momento significativo, iniziato ufficialmente la sera del 24 aprile con la fiaccolata. Vorrei che questo senso di comunità potesse restare, vorrei che tutti facessimo in modo che non si spegnesse quello spirito di partecipazione che ci ha raccolti attorno alla festa della Liberazione.
Condivido un passaggio del discorso intenso che il Presidente ha pronunciato al teatro Toselli e che credo possa indicare, per noi oggi a Cuneo, che cosa significhi continuare a vivere i valori della Resistenza. Il Presidente ha detto: “Onorano la Resistenza, e l’Italia che da essa è nata, quanti compiono il loro dovere favorendo la coesione sociale su cui si regge la nostra comunità nazionale. Rendono onore alla Resistenza i medici e gli operatori sanitari che ogni giorno non si risparmiano per difendere la salute di tutti. Le rendono onore le donne e gli uomini che con il loro lavoro e il loro spirito di iniziativa rendono competitiva e solida l’economia italiana. Le rendono onore quanti non si sottraggono a concorrere alle spese pubbliche secondo la propria capacità contributiva. Il popolo del volontariato che spende parte del proprio tempo per aiutare chi ne ha bisogno. I giovani che, nel rispetto degli altri, si impegnano per la difesa dell’ambiente. Tutti coloro che adempiono, con coscienza, al proprio dovere pensando al futuro delle nuove generazioni rendono onore alla liberazione della Resistenza”.
Abbiamo il compito di riflettere su che cosa significhi per noi “onorare la Resistenza”: penso che Cuneo lo stia facendo attraverso l’impegno civico e civile diffuso, le tante espressioni associative, lo sforzo di tanti insegnanti, l’impegno di chi lavora per la bellezza artistica, culturale, musicale, la dedizione di chi cura la città, in qualsiasi modo lo faccia. Penso però che possiamo fare ancora meglio, là dove siamo, ma insieme, uniti dallo stesso ideale di contribuire alla vita della città perché sia una Cuneo ogni giorno un po’ migliore. In prima persona mi sento chiamata al dovere di “onorare la resistenza” attraverso il mio impegno come prima cittadina.
La vita riprende: questa sera vivremo il Consiglio comunale. Tanti i temi all’ordine del giorno: il mio auspicio è che si possa, con trasparenza, senso di responsabilità, impegno, lavorare insieme, ciascuno nel suo ruolo, per il bene di questa comunità che abbiamo visto più vividamente in questi giorni e che abbiamo il compito di custodire e far crescere perché sia spazio di dignità, diritti, pace e libertà per ogni persona che la abita”.

 

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