Torino – Più finanziamenti per i progetti di riutilizzo dell’acqua, un intervento di garanzia a sostegno delle imprese danneggiate dalla siccità e una revisione dei criteri di deroga per il deflusso minimo vitale: queste le proposte avanzate dalla Regione Piemonte al ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, durante la Giunta straordinaria a tema siccità. Nei giorni scorsi, al grattacielo della Regione si è parlato di dare più soldi al progetto sperimentale in corso sulla A4 Torino-Milano, che mira a creare un sistema di raccolta e riutilizzo di acque piovane; la costruzione delle vasche è già finanziata dal ministero delle Infrastrutture, ma secondo Cirio è importante avere ancora più fondi.
Altro progetto su cui la Regione ha chiesto a Fratin di mettere mano al portafogli è la ricarica controllata delle falde in periodi non irrigui o rivitalizzarle attraverso il riutilizzo delle acque reflue depurate.
Spazio anche per il sostegno alle imprese che, a causa della siccità, hanno subito ingenti perdite: “Accanto a misure di indennizzo diretto, – si legge nel comunicato diffuso dalla giunta – la Regione Piemonte chiede al Governo di valutare un intervento di garanzia, a sostegno delle imprese e attività agricole che, a causa della siccità, subiscono la perdita o la riduzione del raccolto da affiancare al nuovo Fondo
Mutualistico Nazionale Agri-CAT”.
Oltre alla deroga per la quantià di acqua minima da lasciare nel bacino del corso d’acqua, si è chiesto al governo di fare da garante per riattivare quelle infrastrutture di gestione idrica che al momento risultano inattive (a causa dell’inattività dei consorzi).
Sul tavolo anche l’affaire cambiamento climatico: “a maggio – è scritto nella nota – è previsto un bando da 22 milioni di fondi europei Fesr (fondo europeo per lo sviluppo regionale ndr) per promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici e prevenire le catastrofi naturali”.
La Granda dov’è? É stato annunciato uno stanziamento (complessivo) di 238 milioni per l’invaso di Serra degli Ulivi a Pianfei e per i consorzi Bealearotto Mussi e in Valle Gesso. Spazio anche per la costruzione dell’invaso Reboissimo in Valle Maira (con la promessa di 95 milioni di euro). Altri fondi sono previsti per ridurre le perdite idriche sulla rete Co.Ge.Si. di Cuneo e provincia.