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Martedì 30 aprile 2024

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Genitori a processo per maltrattamenti in famiglia

A carico del padre anche l'accusa di abuso sessuale su un nipote

La Guida - Genitori a processo per maltrattamenti in famiglia

Cuneo – I genitori B.M. e A.R. seduti al banco degli imputati e pochi metri dietro la figlia che li ha denunciati per maltrattamenti; a carico del padre anche l’accusa di abuso sessuale su un nipote. Dai racconti dei testimoni dell’accusa, zii e amici della venticinquenne cuneese, il racconto della sofferenza vissuta dalla giovane fin da piccola in un ambiente familiare difficile tanto da indurre i nonni ad ospitarla, insieme alla sorella di poco più grande, quando aveva 16 anni. “Le lasciavano fuori casa la sera se non mangiavano tutta la cena – ha riferito una delle zie – e quando una volta la madre scoprì che lei si era rifugiata nell’auto lasciata aperta per ripararsi dal freddo, la fece scendere e la lasciò fuori casa ancora fino a tarda notte”. Racconti di punizioni e botte emerse piano piano anche grazie al sostegno della psicologa e che sono confluiti nella denuncia raccolta dalla Polizia nel 2020. “Le sgridavano anche se prendevano un ghiacciolo dal freezer che era destinato al padre – ha raccontato un’altra parente -. Mia nipote mi raccontava che quando tornava da scuola prima della sorella smuoveva il cibo nella pentola per dimostrare che aveva mangiato così da lasciare più cibo per la sorella. Mi diceva che la madre nascondeva le bibite nel pollaio affinché le figlie non le prendessero”. Di frequentissimi attacchi di panico ha parlato anche l’ex fidanzato della ragazza, “quando abbiamo convissuto ho notato che si verificano anche per vari giorni di seguito, in vita mia non ne ho mai visti così tanti. Mi raccontava che a casa la picchiavamo per farla smettere. Mandavano lei e la sorella a scuola con vestiti sporchi e rotti. All’inizio non lo avevo capito perché lei parlava  poco di questo. Vedevo che non voleva assolutamente incontrare i genitori e quando loro insistettero perché aprissimo insieme una pizzeria lei era fortemente contraria, fui io a convincerla perché loro fecero pressione su di me”. A carico del padre anche l’accusa di abusi sessuali su un nipote, che sarebbe stato in più occasioni molestato dallo zio che lo prendeva da casa con la scusa di portarlo a vedere i pulcini nel suo allevamento di polli, “spesso era agitato  – ha riferito la madre – quando tornava a casa e non era da lui, ma non ci aveva mai detto nulla e lo abbiamo scoperto solo dopo la denuncia di mia nipote”. E di molestie hanno parlato in aula anche alcuni dei numerosi fratelli dell’imputato, riferendo di episodi avvenuti quando erano piccoli, abusi di cui sarebbe stata vittima anche la venticinquenne costituita parte civile al processo, episodi che non sono stati raccolti in denuncia, ma che sono stati riferiti da alcuni testi durante l’ultima udienza. Per questo motivo il Pubblico Ministero si è opposto alla richiesta di revoca della misura cautelare del divieto di avvicinamento avanzata dalla difesa e ha chiesto che la giovane venga nuovamente ascoltata su questi fatti. L’udienza è stata rinviata al 22 novembre con gli ultimi testi dell’accusa e della parte civile.

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