Secondo Ivano Martinetti consigliere regionale dei 5Stelle la responsabilità delle dimissioni di Elide Azzan sono del governo regionale ovvero dell’assessore Luigi Genesio Icardi e del presidente Alberto Cirio e della loro scelta di affidare al Partenariato Pubblico Privato la costruzione del nuovo ospedale di Cuneo.
“In assenza di chiarimenti da parte della diretta interessata, – scrive Martinetti – è lecito pensare che le dimissioni della dott.ssa Azzan siano da attribuire alla questione del Partenariato Pubblico Privato proposto dal Gruppo Dogliani per il nuovo ospedale di Cuneo… Le responsabilità politiche di questa situazione sono dell’assessore Icardi e di Cirio che hanno messo in campo un cronoprogramma inattuabile senza nemmeno confrontarsi con il Consiglio regionale, insistendo inoltre sulla pubblica utilità del partenariato proposto”.
Le alternative al privato
Le polemiche sul nuovo ospedale di Cuneo e sulla scelta del Ppp rispetto ai fondi Inail o ex Articolo 20 sono continuate in tutte queste settimane e secondo il consigliere pentastellato albese sopno alla base della scelta di Elide Azzan che non appena tre mesi fa aveva smentito la notizia di una sua partenza.
“Devono essere apparsi ben fondati i nostri rilievi presentati solo poche settimane fa ai vertici aziendali circa l’eccessiva onerosità del progetto e la possibilità di realizzare il nuovo Santa Croce con risorse proprie” continua Martinetti che seguendo un’analisi comparativa condotta da Roberto Grillanda, ex dirigente della Provincia di Torino, esperto in sanità, aveva detto che con l’Inail il pubblico avrebbe risparmiato 400 milioni di uero per la nuova costruzione.
“La soluzione – continua Martinetti che presenterà un’interrogazione a Icardi in consiglio regionale – non può essere cambiare i manager in sanità, ma cambiare modo di pianificare la costruzione dei nuovi ospedali. Servono fondi certi da parte della Giunta regionale e non partenariati che rischiano di affossare ancora di più i conti delle aziende sanitarie. Intanto questo episodio mette in luce l’immobilismo della Giunta sul fronte dell’edilizia sanitaria, il nuovo ospedale è sempre più lontano”.