Mondovì – “Nervi tesi” antologica di Marco Cuttiva di lavori dal 1996 al 2023 a cura di Sandra Aliotta all’Antico Palazzo di Città, entrata da via Giolitti, che si inaugura oggi, sabato 18 marzo alle ore 17,30.
Promossa dalla Onlus “Col. Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo” in collaborazione con il Comune di Mondovì . Una selezione di oltre 30 opere dell’artista, dipinti che ripercorrono l’evoluzione del paesaggio, dei valori atmosferici, dei luoghi e punti di vista. Una sensibilità mirata alla ricerca di effetti di luce, spinta da atmosfere poetiche dalle nervature tese e dalle sferzate potenti di colore. L’artista persegue un intimo e personale rapporto con le sue amate Langhe, fino alle più visionarie tendenze simboliste e alla sperimentazione del colore diviso, in un’ottica di ricerca dell’eccellenza e della trattazione del tema “metamorphico”.
L’attenta cura e la scelta dell’effetto cromatico è una costante che caratterizza il mondo pittorico “cuttichiano”. L’universo parallelo dell’anima gentile non appare rarefatto ma imbibito di espressioni ed accostamenti dai colori decisi e volutamente “sferzanti”, nitidi e consapevoli della loro forza. Il gioco di luci e le stratificazioni più o meno marcate della tempera o altro materiale utilizzato compiono il resto del miracolo: la sensualità velata e innervata emerge dalla tela. E qui, entra in gioco il “metamorphismo”, che a passi di danza ordinati suggerisce sempre nuove visioni. Un suo dipinto vive di cambiamenti in divenire, di elasticità mentale, di sogno interpretativo in quel costante cambiamento custodito nei meandri più reconditi e spersi dell’Io fatto di stagioni, di insoddisfazioni, sofferenze scomposte ma anche grande applicazione, sacrificio meticolosità analitica da quell’incedere mistico capace di sfidare l’Oltre. Misticismo e trasgressione, l’ordine si annida nel caos interiore, la poesia lo ammalia e nel lento godere trova forza l’espressione interpretativa. La mostra è visitabile fino al 26 marzo dal venerdì alla domenica dalle 15 alle 18.
L’artista
Marco Cuttica intraprende l’attività artistica nel 1996, a seguito di un incidente stradale che amplifica in lui la già sviluppata sensibilità creativa. Il suo linguaggio appare da subito molto energico e turbolento. Predomina la forza apocalittica e la violenza cupa delle forme intrise di colori dissonanti che concretano figurazioni inedite. Conia e si rende naturale interprete del “metamorphismo”, espressione artistica capace di navigare attraverso un processo di trasformazione sofferto ed autentico. Soggetti: costruzioni, astrazioni, figura umana, nature morte. Tecniche: tempera, tecniche miste, smalti sintetici, tempera materica e vernice douglas su supporti vari (masonite, faesite, tavola, tela, cartoni telati, carta, vetro, vetro sintetico.