“Le rare volte in cui si pensa alla natura, la si considera come un deposito di risorse, distante e inalterabile, un luogo separato da noi umani, un centro-servizi al quale attingere senza limitazioni”. È una delle frasi programmatiche con cui l’autrice inizia il suo affascinante viaggio negli “universi paralleli” che circondano gli umani.
Non si tratta però di elaborazioni informatiche. Il saggio propone invece la concreta osservazione di un numero considerevole di organismi che affollano il mondo circostante.
Spesso sono esseri viventi comuni, altre volte sono specie che vivono in habitat delimitati. Ad ognuno è dedicato un breve paragrafo in cui vengono messe in evidenza alcune caratteristiche della loro esistenza sempre in qualche modo aperte alle più svariate ricadute sul sistema di vita degli umani.
Dall’ostrica di fiume che depura le acque a insetti che potrebbero diventare una miniera di farmaci alla farfalla tropicale il cui colore non sbiadisce mai e potrebbe interessare persino l’industria dei pannelli solari o le zecche di stato: il ventaglio di osservazioni è ampio, suggestivo spesso curioso. L’autrice guida alla scoperta di questi universi paralleli senza cadere nella pedanteria, riuscendo invece a modellare un’analisi ricca di esempi e di riflessioni.
Il principio che la guida e fa da collante a questo puzzle, a prima vista impazzito, si richiama alla capacità, questa volta tutta umana, di ricercare, scoprire e poter utilizzare quelle proprietà presenti nel mondo circostante.
Un principio che, sottolinea l’autrice, comporta però rispetto e grandi responsabilità nella coscienza di essere “nelle mani” della natura e non padroni. Niente catastrofismi, conclude. Proprio questa impressionante varietà di esseri viventi, tanto più che quelli poco sconosciuti sembrano essere ancor più numerosi, nel rimarcare la piccolezza dell’uomo, sostiene la speranza: “È bello sedersi su spalle così grandi, quando si è piccoli”, ma è importante “non stringere troppo il collo di chi ci sostiene, perché altrimenti non respira”.
Nelle mani della natura
di Anne Sverdrup-Thygeson
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18 euro