Cuneo – Mancanza di istruzione, lavoro e casa. Sono questi i tre nuclei che attanagliano la povertà a Cuneo e a Fossano che sono stati fotografati dall’Osservatorio della Caritas diocesana dal 2019 fino ad oggi. I dati sono stati presentati durante l’incontro “Voci della povertà e del disagio sociale” che si è tenuto questa mattina, lunedì 10 ottobre, in sala Vinay a Cuneo.
“Abbiamo voluto organizzare l’incontro prima di tutto di condivisione dei dati del nostro osservatorio che danno uno spaccato delle problematiche e del disagio. Ma fino a quanto ce li teniamo per noi, servono a poco. L’obiettivo è di condividerli e ragionare insieme”. Così Enrico Manassero, direttore di Caritas diocesana di Cuneo, ha introdotto l’incontro, ribadendo anche a cosa serve la Caritas diocesana: “La Caritas stimola le comunità ad essere attive nei confronti dei poveri, invece molte volte ci viene chiesto solo l’intervento tempestivo. Alcune persone ci mandano le foto e ci chiedono: perché non fate qualcosa? Lo prendiamo in conto, ma è anche vero che Caritas è fatta molto di volontari. Si tratta allora di riflettere sulle problematiche per trovare insieme delle risorse condivise. È la base da cui partiamo, non solo l’interventismo, ma c’è un’ottica di animazione a monte”.
Tanti i problemi che sono stati presentati e che hanno sviluppato un dibattito tra i rappresentati delle associazioni cuneesi di volontariato e di categoria. Giovanna Busso, dell’osservatorio Caritas, ha anche portato all’attenzione dei partecipanti le storie delle persone che vengono raccontate nei Centri di ascolto presenti a Cuneo e nelle parrocchie, in particolare sugli affitti alle persone straniere provenienti dall’Africa.
Servizio completo su La Guida di giovedì 13 ottobre disponibile in formato cartaceo e digitale