Verzuolo – Proteste dei genitori dei bambini che frequentano la Scuola primaria del paese. Lo striscione apparso davanti alla scuola, documenta il disagio e la rabbia delle famiglie dei bambini frequentanti l’istituto. Il costo della mensa è passato a 6.99 euro: un vero e proprio ‘salasso economico’ protestano i genitori dei bimbi frequentanti la scuola dell’obbligo. Il buono pasto ha raggiunto il costo record di 6 euro e 99 centesimi, ridotto a 6 euro e 70 centesimi grazie al contributo versato dall’amministrazione comunale del sindaco Panero (sono 4 mila e 200 euro. A questi, il Municipio ha aggiunto 9 mila e 300 euro per coprire il servizio di assistenza alla mensa). Lo striscione di protesta contro il consistente aumento è stato poi rimosso per ordine della dirigenza scolastica. Il costo della mensa di Verzuolo è diventato sicuramente molto caro, nei paesi vicini si paga molto di meno. A Revello ad esempio il costo della mensa alla Scuola dell’infanzia è 3,50 euro, alla Primaria è di 5 euro. A Envie è di 3,10 euro per i bimbi della Scuola dell’infanzia. La dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Enrica Vincenti in una circolare inviata ai genitori del plesso precisa che “il costo del servizio mensa non compete alla scuola, ma al Comune di competenza. Questo vale altresì per i servizi extrascolastici (servizio di trasporto, doposcuola, preingresso, Estate ragazzi…”. In una prima riunione svoltasi nel tardo pomeriggio di mercoledì 14, la rabbia dei genitori davanti al sindaco Panero e alle assessore Olivero e Lovera, è esplosa in modo evidente. In molti, chiedono un’alternativa per il servizio mensa (oggi gestito dalla cooperativa Punto Service) e interventi per abbattere ancora di più i costi del buono pasto. I genitori chiedono anche un incontro con la dirigente scolastica e una maggiore trasparenza nelle comunicazioni tra scuola, cooperativa e famiglie. A breve, dovrebbe esserci un incontro con la dirigente scolastica e con i responsabili della ‘Punto Service’, che eroga il servizio mensa.