Cuneo – Le imprese femminili, in Italia, sono quasi 1,4 milioni, cioè il 22,1% del totale complessivo del Paese. Di queste, 7 su 10 operano nel terziario (commercio 23,5%, ristorazione 29,3%, agenzie viaggio e supporto alle imprese 26,5%), cioè il settore più colpito dalla pandemia. Secondo il Censis, le aziende guidate da donne erano cresciute, prima del Covid-19, dell’1,6% negli ultimi 5 anni, ma l’emergenza sanitaria ha bloccato tutto (nel 2021 le iscrizioni di nuove imprese sono state il 12,1% in meno rispetto al 2019). Se n’è parlato nel corso del convegno “L’imprenditoria al femminile: una scelta di carattere e di valori” organizzato, l’altra sera nella sala conferenze del settimanale La Guida, da BNI (acronimo di Business Network International) Castagna. Si tratta di un gruppo di scambio referenze di Borgo San Dalmazzo e valli che conta 21 aderenti. “Siamo una rete di imprenditori – ha spiegato il presidente, Riccardo Sartoris – che ha deciso di unirsi, di mettere insieme le proprie forze per aumentare il giro d’affari con un occhio di riguardo al territorio. E questo convegno è stato organizzato dal ‘Castagna in rosa’, la componente femminile del nostro capitolo (la sede locale, ndr)”.
Foto di Veruschka Verista
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