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Giovedì 28 marzo 2024

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Percosse ai danni di un amico: 10 mesi di reclusione

I fatti risalenti all'11 aprile 2021; condannato un uomo già titolare di una palestra a Borgo Gesso

La Guida - Percosse ai danni di un amico: 10 mesi di reclusione

Vinadio – L’amica che viaggiava in auto con loro si era spaventata perché il conducente andava troppo veloce sulla strada che dalle pozze di Vinadio conduce a Demonte, e aveva iniziato a piangere in preda ad attacchi di ansia. F.F., che viaggiava accanto all’amico al volante, si arrabbiò perché quello non accennava a rallentare, tirò il freno a mano e invitò l’amico a scendere per risolvere la situazione. Appena sceso dal veicolo S.C. venne raggiunto da un pugno all’occhio, e una volta a terra venne ancora picchiato. In auto la fidanzata della parte offesa stava intanto cercando si calmare l’amica in preda al pianto e nessuna delle due si era accorta dell’aggressione, “vidi solo F.F. con le mani sporche di sangue e poi il mio ragazzo a terra sanguinate; cacciammo F.F. e poi siamo scesi a Demonte dove abbiamo chiamato l’ambulanza”. Quel pugno in pieno volto costò a S.C. una prognosi di trenta giorni con una taglio sull’occhio che comportò diversi punti di sutura tolti dopo quindici giorni, “F.F. era un mio amico, aveva una palestra a Borgo Gesso ed era il mio personal trainer, eravamo in ottimi rapporti; quell’11 aprile del 2021 lo avevo invitato a casa mia a Demonte, ma da quel giorno non ci siamo più visti”. A conclusione dell’istruttoria il Pubblico Ministero  ha chiesto la condanna ad 1 anno per l’aggressore, già gravato da precedenti condanne per reati simili, “non c’era bisogno di arrabbiarsi in quel modo, ma ha seguito la sua indole che è descritta dai suoi numerosi precedenti”, ha concluso il Pubblico Ministero Raffaele Delpui. La difesa ha invece sottolineato come nessuna delle due ragazze rimaste in auto avesse assistito alla lite fra i due e che quindi non era possibile stabilire chi dei due avesse aggredito l’altro, “nonostante la sproporzione fisica tra i due – ha detto l’avvocato Ferrero – la parte offesa, che aveva visto come l’amico fosse arrabbiato, è scesa lo stesso all’auto, forse per un reciproco passaggio alle vie di fatto”. Il giudice ha accolto la richiesta dell’accusa, condannando l’uomo a 10 mesi di reclusione.

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