Cuneo – I prezzi delle lavorazioni agromeccaniche subiranno, in media, un aumento del 20% rispetto al passato.
Questo è quanto emerge da una riunione dei soci dell’Unione Trebbiatori di Cuneo tenutasi venerdì 22 aprile. L’incremento si rende necessario per permettere ai contoterzisti di rimanere competitivi in un settore che ha visto, in questi anni, aumenti generalizzati dei prezzi dei propri fattori produttivi. Il caro gasolio e lubrificanti degli ultimi mesi è emblematico, ma non rappresenta affatto l’unica voce di spesa che è lievitata. In un contesto internazionale caratterizzato da difficoltà produttive e da scarsità di offerta di materie prime e semilavorati, infatti, i principali costruttori hanno rivisto al rialzo i listini dei macchinari. Le spese di manutenzione, voce di costo molto significativa nei bilanci delle imprese agromeccaniche, sono a loro volta aumentate a causa del rincaro dei ricambi. L’Unione Trebbiatori di Cuneo ha quindi valutato che non è più possibile posticipare un adeguamento dei prezzi delle lavorazioni, ormai ferme da molti anni. Si è ritenuto adeguato quantificare l’incremento nell’ordine del 20%, valutabile dalle singole aziende in base ai diversi tipi di servizi svolti e in funzione anche dell’evolversi della situazione economica. Questo nell’intento di mantenere la professionalità, la competenza e l’alto livello di meccanizzazione che ha sempre contraddistinto la categoria. In questo contesto, inoltre, diventa sempre più insostenibile la prassi di posticipare a fine anno la fatturazione delle lavorazioni. Occorrerà quindi, nell’interesse di tutti, programmare i pagamenti già in corso d’anno, in modo da evitare ai contoterzisti ulteriori aggravi di carattere finanziario.