Cuneo – Per la Granda e per l’intero Piemonte il problema della siccità, dopo oltre quattro mesi praticamente senza precipitazioni e anche con gli appelli sempre più pressanti a non sprecare acqua, si annuncia sempre più grave e ora si inizia a parlare anche di stato di calamità: lo fanno le organizzazioni professionali agricole, che chiedono alla Regione di valutare la richiesta di interventi in questa direzione.
In questi giorni Confagricoltura Piemonte ha rimarcato alla Regione “le preoccupazioni delle aziende agricole per la prolungata carenza di precipitazioni su tutto il territorio piemontese e per le ricadute che ne conseguono. Uno scenario che non sembra destinato a mutare nel breve periodo e che mette a serio rischio le rese delle produzioni agricole per la campagna in corso”. E così il presidente provinciale e regionale dell’organizzazione, Enrico Allasia, sollecita un intervento, con la richiesta di “verificare, nel più breve tempo possibile, se sussistano le condizioni affinché la Regione dichiari lo stato di emergenza. La richiesta scaturisce anche dalla consapevolezza che, qualora le condizioni di scarsità idrica dovessero prolungarsi ulteriormente, le imprese agricole dovranno effettuare scelte di coltivazioni meno esigenti dal punto di vista dell’apporto irriguo, che potrebbero determinare conseguenze negative rispetto agli impegni assunti con l’adesione ad alcuni interventi del Psr (Piano di sviluppo rurale)”.