Cuneo – Sono quattro milioni le famiglie in condizioni di povertà energetica messe in crisi dalle bollette di luce e gas che colpiscono cittadini ed imprese con l’aumento dei costi che rende più onerosa la produzione e la commercializzazione. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati dell’Oipe nel commentare le tariffe di luce e gas che scattano da oggi, venerdì 1° aprile, secondo quanto stabilito dall’Autorità di regolazione Energia Reti e Ambiente (Arera) con un aggravio per l’elettricità dell’83% % e per il gas del 71% su base annua, anche se in calo rispetto al trimestre precedente.
Il risultato è che più di una azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa un terzo del totale nazionale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Crea.
“Una situazione – rilevano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale – che pesa su quegli italiani che si trovano in
una condizione di povertà assoluta, ma che riduce anche il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, oltre ad aumentare i costi delle imprese il cui lavoro è fondamentale per garantire il nostro patrimonio agroalimentare. Il costo dell’energia si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la
distribuzione. L’agricoltura – concludono Moncalvo e Rivarossa – deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno otto miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che
mette a rischio coltivazioni e allevamenti con un incremento medio di almeno un terzo dei costi di produzione”.