Cuneo – “Se noi resistiamo Putin non prenderà altri paesi e non ucciderà altra gente e altri bambini. Chiediamo aiuto all’Europa e al mondo”. Tra le bandiere della pace e dei sindacati che oggi, venerdì 25 febbraio, si sono dati appuntamento in piazza Audifreddi per una manifestazione contro ogni guerra e conflitto, ci sono anche Tamara con un piccolo cartello con scritto “Gli ucraini muoino per la democrazia in Europa” e Marianna, avvolta dai colori della bandiera ucraina. Vivono a Cuneo da alcuni anni, ma in Ucraina hanno parenti e amici con si sentono “ogni mezz’ora, appena è possibile stabilire un contatto” e raccontano tutto il terrore e l’angoscia che condividono con le loro famiglie e i loro connazionali che vivono in Ucraina sotto l’attacco dell’esercito russo.
“Mia sorella e mia figlia con altri amici stanno cercando di andare verso il confine con la Polonia, ma nelle strade stanno bombardando e non sanno se resteranno vive – racconta Tamara – Sono in contatto con loro ogni trenta minuti. Per non adesso non ci sono tanti civili morti, tante persone sono sotto shock e tanti sono bloccati anche negli ospedali e nascosti nelle case. È una situazione di terrore, sono tutti molto spaventati: quando i russi dicono che non colpiscono gli edifici civili mentono, ormai lo abbiamo imparato. Noi abbiamo bisogno di resistere i primi giorni: il nostro esercito è molto coraggioso, i ragazzi combattono eroicamente, uomini e donne sono pronti a resistere. All’Europa e al mondo però chiediamo armi e di chiudere il cielo, perché senza i bombardamenti dal cielo possiamo resistere. E se noi resistiamo Putin non prenderà altri paesi e non ucciderà altra gente e altri bambini. Chiediamo aiuto all’Europa e al mondo”.
La manifestazione per la pace si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi in piazza Audifreddi, organizzata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, come avvenuto nelle piazze in tutta Italia. Tutti uniti, partecipanti e relatori, nel chiedere la fine del conflitto: “Non siamo pacifisti. Siamo contro le guerre”.