C’è un lungo racconto che lo dice benissimo: “Bartleby lo scrivano” di Herman Melville (1853). È la storia di un uomo dal comportamento incomprensibile, che tale resta fine alla fine, anche per chi lo segue e osserva prima con curiosità e stupore, poi con sempre più vivo e sincero interesse: l’avvocato che lo ha assunto nel proprio ufficio di New York e che è anche la voce che narra questa storia così insolita.
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