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Venerdì 15 novembre 2024

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Dal 3 gennaio il Piemonte in zona gialla

Superata la soglia del 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e del 15% nei posti letto ordinari. “Ricoveri contenuti rispetto ad altre regioni, grazie ai vaccini, ma in crescita”

La Guida - Dal 3 gennaio il Piemonte in zona gialla

Torino – Dopo 28 settimane in zona bianca, il Piemonte si prepara a tornare in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio. La conferma arriva dai dati del pre report settimanale del Ministero della Salute che certificano il superamento della soglia di allerta del 10% nel tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e della soglia del 15% nei posti letto ordinari (20,2%).

L’Rt puntuale, calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100 mila abitanti.

“Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini – spiegano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. Ora mancano poche ore alla fine dell’anno e, proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari. Prendetevi cura di voi”.

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