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Lunedì 23 dicembre 2024

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La Cisl replica alla controversia tra i sindaci dell’Unione Montana e la dirigente Dalmasso

La segreteria provinciale condanna "l’atteggiamento inquisitorio tenuto nei confronti dell’unica dipendente attualmente in forze presso l’ente"

La Guida - La Cisl replica alla controversia tra i sindaci dell’Unione Montana e la dirigente Dalmasso
Consiglio dell'Unione Alpi del Mare

Consiglio dell’Unione Alpi del Mare

Peveragno – Dopo l’annuncio avvenuto durante il consiglio del 30 settembre, delle dimissioni in blocco della giunta dell’Unione Alpi del Mare riconducibili come dichiarato, alla condotta ostruzionistica della figura che dirige l’ente, arriva la replica della Cisl Funzione Pubblica.
“La scrivente segreteria provinciale – scrive il sindacato – presente all’assemblea, è rimasta basita e stigmatizza l’atteggiamento inquisitorio tenuto nei confronti dell’unica dipendente attualmente in forze presso l’ente. Le dichiarazioni rese pubblicamente dai sindaci, a nostro avviso, sono state volontariamente mirate a ledere in maniera grave l’immagine e la professionalità della nostra associata dottoressa Nadia Dalmasso, la quale durante tutto il periodo di servizio prestato non è mai stata destinataria di qualsivoglia contestazione. Risulta pertanto incomprensibile, alla luce dei fatti, l’accanimento nei confronti della dirigente, rilevato altresì che alcuni componenti del consiglio non risultavano edotti circa eventuali problematiche emerse ed esposte dal presidente dell’Unione. Non possiamo che condannare l’atteggiamento tenuto in occasione dell’assemblea consigliare, durante la quale i componenti della giunta hanno sì annunciato le dimissioni in blocco, senza però far seguire un’azione ufficiale di dimissioni scritte, che a nostro parere risulta essere l’unica strada percorribile, qualora l’intenzione fosse veramente stata quella di dimettersi. Ci rammarica altresì il fatto che in aggiunta al danno all’immagine subito, la nostra associata sembrerebbe essere stata usata come capro espiatorio al fine di chissà quali strategie politiche, quando la nostra stessa organizzazione, tramite il segretario generale, aveva ottenuto dal presidente della Regione Piemonte la disponibilità ad ascoltare le eventuali perplessità circa il mantenimento di una figura dirigenziale all’interno dell’Unione, per fornire un contributo risolutivo a siffatta situazione. Da parte del presidente dell’Unione non seguiva, tuttavia, alcun tipo di iniziativa al riguardo”.
Contattato a riguardo, il presidente dell’Unione, confermando il rammarico per la vicenda, comunica che risponderà dopo aver sentito i colleghi sindaci.

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