Torre San Giorgio – Il nome del paese potrebbe trarre in inganno: esso non ha una torre ma una chiesa intitolata a San Giorgio ed è quindi probabile che il campanile della stessa abbia rappresentato per la popolazione del piccolo borgo un punto di riferimento. Inaugurata nel 1719, oggi parrocchiale, è un edificio in stile barocco piemontese con un pizzico di austerità nella facciata in mattoni. L’interno della chiesa è decorato con dipinti del 1829 a opera di Domenico Cattaneo. Un edificio da visitare durante un passaggio in zona o prima di sedersi a tavola per assaporare un tradizionale fritto misto alla piemontese. Riempita la pancia un’idea potrebbe poi essere quella di prendersi un po’ di tempo per una passeggiata visitando la Pinacoteca Civica “Carlo Sismonda” che presenta 47 opere dell’artista originario di Racconigi e cittadino onorario di Torre San Giorgio che in cinquant’anni di attività ha ottenuto importanti riconoscimenti in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone. Sue opere sono esposte presso musei e pinacoteche di ogni parte del mondo. L’attività artistica di Sismonda è stata una lunga ricerca approdata ad una personale cifra stilistica definita dai critici espressionismo lirico neoromantico. Soprattutto negli ultimi anni di attività Sismonda si è dedicato all’arte sacra operando su una personale ricerca sulla dimensione religiosa dell’uomo. Fra i temi affrontati da Carlo Sismonda nelle sue opere, prevalente è la figura di Cristo, cui ha dedicato tre cicli figurativi conservati in altrettante chiese piemontesi: Pollenzo, Torino (Chiesa parrocchiale delle Vallette), Carmagnola (Chiesa dei SS. Grato e Michele).
Gli appassionati della natura non dovrebbero poi perdersi il parco del Sciu Sal, un’area immersa nel verde dedita a feste e avvenimenti e collocata sulla strada che porta a Scarnafigi, e il Bosc D’La Perzon. Estesa per circa 15.000 mq a sud-ovest dell’abitato di Torre San Giorgio, il Bosc D’La Perzon è un’area verde caratterizzata dalla presenza di carpini, pioppi, robinie ma soprattutto di grandi famie sparse qua e là che, con la propria imponenza, movimentano un paesaggio altrimenti piatto e monotono. Il lento trascorrere del tempo in questo luogo è scandito dal canto degli uccelli e dal furtivo movimento degli animali. Con un po’ di fortuna e di silenzio si possono osservare il germano reale, il fagiano, il picchio rosso maggiore, l’airone cinerino e quello bianco, nonché il tasso, il riccio ed il ghiro. Nel 2005 il Comune di Torre San Giorgio ed il Wwf, con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, hanno realizzato un progetto di recupero ambientale dell’area, finalizzato alla valorizzazione della funzione didattico-ricreativa del bosco, che prevede l’allestimento di un percorso naturalistico, il ripristino delle pozze d’acqua, la messa a dimora di essenze arboree e arbustive autoctone.