La Corte di giustizia europea ha emesso il 3 giugno una sentenza importante sulla parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e lavoratori di sesso femminile, sancita dal diritto dell’Unione. La Corte ha infatti ritenuto che tale diritto puo’ essere direttamente invocato per uno stesso lavoro”, come per un lavoro di “pari valore” nelle controversie tra privati.
La sentenza è frutto di una denuncia di 6.000 dipendenti donne di una catena di supermercati inglese che nel 2018 si erano rivolte al Tribunale del lavoro locale contestando il fatto di guadagnare fino a 3 sterline in meno all’ora rispetto ai magazzinieri con “ruoli simili”. Il tribunale del lavoro inglese si era rivolto per parere alla Corte di Giustizia dell’Unione, che ha dato cosi’ ragione alle 6.000 lavoratrici.
Una sentenza che chiarisce le intenzioni del Trattato dell’UE e apre nuovi orizzonti di riferimento verso la parità di trattamento salariale fra uomini e donne e fra lavori di “pari valore”.
https://curia.europa.eu/jcms/upload/docs/application/pdf/2021-06/cp210095it.pdf