Giugno 2009 – In un documento di metà Ottocento, conservato nell’archivio parrocchiale di Valgrana, viene chiamata “Santa Fontana”, ma il suo vero nome è Cappella della Madonna della Neve e sorge a metà collina sul versante di sinistra del torrente Grana, tra i Comuni di Monterosso e Valgrana.
Le sue origini affondano nell’epoca medioevale, quando la piccola chiesa faceva parte del Priorato benedettino di Santa Maria della Valle e svolgeva il servizio religioso a favore delle borgate Cavaliggi, Crodero e Ollasca. Secondo la tradizione, per un certo periodo avrebbe anche ospitato in due piccole camerette, un monaco eremita. Si arriva al santuario con una facile passeggiata di mezzora in un fitto bosco di castagni: da Valgrana la salita comincia in borgata Santa Maria, da Monterosso imboccando la prima strada a destra dopo l’antico ponte in pietra. Una volta arrivati, la felice scoperta di un angolo incantato: il prato, la fontana, la facciata, il campanile, il…silenzio.
La porta è chiusa, ma la finestra svela un interno di semplicità monacale e poi regala una sorpresa: legato all’inferriata, un quaderno con una matita biro e sulle pagine a righe scorrono briciole di fede e di umanità raccontate da incerte, ma spontanee calligrafie popolari.
Domenica 7 giugno:“Gli amici di Monterosso e Valgrana si trovano per la pulizia attorno alla cappella”.
Giovedì 18 giugno: “Iniziano i lavori di intonacatura dellla facciata, eseguiti da persone esperte”.
Il giorno dopo:”I lavori proseguono di buona lena e la Cappella sta cambiando volto.ì
Sabato 27 giugno: “Molte persone fin dal mattino: si vuole finire la facciata in tempo per la festa di domani. Altri volontari allestiscono la struttura per la polentata”
Domenica 28 giugno, scrive il parroco don Bruno Meinero:”Inaugurazione della chiesa restaurata dai volontari di Valgrana e Monterosso. Grazie ai partecipanti per la bella riuscita della giornata e della preghiera corale”.
Altre pagine, altre testimonianze, altre firme da Chiusa Pesio, Fossano, Savigliano, Torino, Pinerolo, Sardegna, Nicaragua, Nizza, Tolone, Marsiglia, Luxembourg.
Alessia:”Grazie ai volontari che hanno salvato questa povera chiesa. Adesso ha una facciata favolosa, come la neve”.
Franco: “Grazie ai volontari, bel posto e bella chiesa”
Odile, Jean Louis, Florian, Clement:”Bellissima passeggiata famigliare in un’atmosfera mistica, fuori del tempo”.
Madri in attesa di un bambino, madri che ringraziano per il bambino appena nato, malati che aspettano una grazia, giovani in cerca di un lavoro ed anche un fidanzato che il 26 agosto prega:”Aiutami, cara Madonna, a rispettare la mia fidanzata fino al giorno del matrimonio”.
Da parte di molti la speranza di vedere presto nuovi cantieri per riportare tutta la struttura all’antico splendore.
Alessio:”La facciata non basta, bisogna mettere la chiesa in sicurezza, troppe crepe. Bisogna invogliare il Comune”.
Luca:“Sarebbe ora che la Provincia partecipasse alla ristrutturazione di questa chiesa, anche per rispetto ai nostri avi”.
Ancora qualche settimana d’autunno per salire il sentiero fino al santuario, poi il quaderno e la biro saranno staccati dalla finestra per riposare in un cassetto e sulla casa della Madonna scenderà la neve.