Cuneo – Vicini di casa a Passatore con rapporti molto difficili e una lunga serie di liti giudiziarie in corso, sono arrivati in tribunale a Cuneo per l’ultimo episodio che vede come imputato B.B. accusato di aver lanciato due mattoni di calcestruzzo nell’abitacolo del trattore del vicino L.T. con cui quest’ultimo si accingeva ad eseguire il proprio lavoro di sgombero neve il 4 febbraio del 2019. “Stavo facendo manovra nel mio cortile – aveva riferito in aula la parte offesa – quando ho visto B.B. sollevarsi oltre il muro che divide le nostre proprietà e lanciare il mattone che contro il cruscotto, rompendo il vetro della cabina, con le schegge che mi hanno colpito in testa”. Ferito e spaventato, l’uomo ha chiamato la Polizia che ha potuto constatare la ferita alla testa, e la presenza all’interno dell’abitacolo dei pezzi di calcestruzzo, oltre ai vetri infranti. “Soffro di sindrome da tunnel carpale – ha detto in aula l’imputato – e non avrei potuto arrampicarmi sul muro alto due metri e lanciare i mattoni. Io stavo accendendo un fuoco nel mio cortile e ho visto la benna del vicino che urtava il muro facendo cadere alcuni calcinacci che mi hanno ferito”. Il pubblico ministero, ritenendo provata la responsabilità di B.B. ha chiesto una condanna a 7 mesi di reclusione, la parte civile ha chiesto un risarcimento di 13mila euro per il suo assistito, le cui ferite, con una prognosi iniziale di 7 giorni, sono in realtà guarite dopo 22 giorni. La difesa dell’imputato ha ribadito l’impossibilità per il proprio assistito di poter lanciare qualsiasi oggetto poiché a causa della sua malattia ha difficoltà anche a tenere in mano un telefonino. Il processo è stato rinviato al 25 febbraio per ascoltare il teste amico dell’imputato che avrebbe assistito all’episodio.