Cuneo – Un cambiamento, una nuova esperienza all’orizzonte per il missionario carmelitano cuneese padre Aurelio Gazzera: nelle prossime settimane si sposterà dalla missione di Bozoum a quella di Baoro, sempre nella Repubblica Centrafricana. Ne ha dato notizia lui stesso, sottolineando il legame con Bozoum e anche la volontà di portare avanti il proprio impegno in un’altra zona del Paese africano. Ecco il suo saluto alle tantissime persone che lo seguono sui social netowork e attraverso il suo blog (bozoum.blogspot.com).
“Diciassette anni. È da diciassette anni che sono a Bozoum: parroco, ma non solo. E nelle prossime settimane, lascerò Bozoum per Baoro, un’altra missione, a circa 180 km da qui.
È quanto mi chiedono i superiori, e obbedisco volentieri, anche se non mi è facile.
Volentieri, perché conto più su di Lui che su di me: Dio non si sbaglia, e mettersi nelle Sue mani è una delle cose più intelligenti ed entusiasmanti che l’uomo possa fare.
Volentieri, perché stare troppo a lungo in un posto, rischia di far impigrire, spegnere la fantasia e arrendersi alla routine.
Volentieri, perché è un’esperienza nuova: lavorerò nei villaggi e nelle piccole comunità cristiane, nelle scuole di questi villaggi, e in tutto quello che potrò fare.
Non è facile, perché sono stati 17 anni belli, anche se difficili. La parrocchia di Bozoum è una comunità impegnativa, e a questo si sono aggiunte, col tempo tante realità che la gente di qui, e tanti amici sparsi per il mondo, hanno permesso di sognare, e di realizzare.
Non è facile, perché Bozoum mi mancherà.
Non è facile, perché tanta gente, bambini, giovani e adulti, si sono legati a me, e io a loro. E faremo fatica a dirci addio.
Non è facile, perché molti conoscono Bozoum e padre Aurelio quasi come se fossero una cosa sola…
Ho molta fiducia in chi mi sostituirà come parroco, e piano piano la comunità, insieme alla gente di Bozoum, e con l’aiuto e la preghiera di tutti voi, continuerà in quello che abbiamo iniziato.
Bozoum non finisce con la partenza di padre Aurelio! Anzi! Continuerò comunque a dare una mano, a seguire alcuni progetti (Fiera Agricola in primis) e altre iniziative. Ma è giusto, è bene, è bello che si giri pagina e che se ne scriva un’altra. Anzi, altre!
E allora: fuma ch’anduma (come diciamo in piemontese). Facciamo che andare. Let’s go!
E una preghiera per me, e soprattutto per Bozoum!
Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo”.