È consuetudine che di Europa ci si ricordi soprattutto nel momento del bisogno. Lo fanno anche molti giornali, di ogni Paese, chi ragionando e chi inveiendo contro “Europa matrigna”.
E c’è anche chi, da buon nazionalista si fa europeo per proteggere le scarse risorse UE dall’avidità dei suoi cittadini. Ieri in questo esercizio ha brillato un quotidiano conservatore tedesco, mettendo in guardia l’Europa dalla “mafia italiana che aspetta i fondi europei “. Un’accusa che dà voce al diffuso sentire di un’area politica tedesca, capofila nel governo federale, che in questi giorni sta cercando di sbarrare la strada alla solidarietà europea, cominciando a blindare quella tedesca.
Non è la voce di tutta la Germania, come la mafia non è tutta l’Italia: alla libera stampa il compito di spiegarlo anche all’Europa, “unita nella diversità “.