Cuneo – Il decreto di chiusura delle scuole si trasforma in un’ordinanza regionale di sospensione delle attività didattiche ed educative per lunedì 2 e martedì 3 marzo. Poi mercoledì rientreranno gli alunni in classe… forse. Il forse è d’obbligo e lo precisa il governatore Alberto Cirio: “Soltanto lunedì notte o martedì mattina, sentito il parere tecnico e scientifico dell’Istituto superiore di sanità sull’evoluzione del contagio, la Regione deciderà se riaprire completamente le scuole piemontesi o se prorogare la sospensione dell’attività didattica a tutela della salute dei nostri studenti”.
Il Piemonte non è stato incluso tra le aree per le quali sono state previste misure più restrittive e pertanto, secondo quanto previsto dal Governo nazionale, domani le scuole piemontesi avrebbero potuto riaprire. Ma il Presidente Cirio ha deciso di adottare una linea di maggior prudenza vista la vicinanza con la Lombardia, la regione più colpita in Italia dal Coronavirus, specie nelle province del Nord. Pertanto in Piemonte l’attività delle scuole di ogni ordine e grado, dei servizi educativi dell’infanzia, della formazione superiore e dei corsi professionali, è ancora sospesa almeno fino a martedì, un’ordinanza firmata stasera dal Presidente della Regione, un atto assunto in autonomia rispetto alle disposizioni del Governo, ma comunque di concerto con il Ministro della Sanità. Le due giornate serviranno per un intervento straordinario di igienizzazione delle scuole, come annunciato ieri insieme al direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
Da mercoledì potrebbe anche prospettarsi una possibile divisione della Regione in due parti, le province del Sud Cuneo, Asti, Alessandria e Torino con la ripresa e quelle del Nord Vercelli, Novara, Biella e Verbano ancora con le scuole chiuse. Ma si saprà solo martedì.