Vinadio – È morto a Ivrea Albino Barrel, poeta della letteratura provenzale contemporanea. Nato nel 1936 da una coppia di “montagnard” (papà valdostano di Torgnon e mamma della frazione San Bernolfo di Vinadio), aveva trascorso la sua giovinezza in Valle Stura insieme al fratello Angelo, amministratore delegato della Mondadori Printing. Prima per la Bull, quindi per la Olivetti, fu tra i primi ingegneri informatici ad essere scelto per la formazione a livello internazionale, lavoro che lo portò a girare il mondo e ad imparare diverse lingue.
Durante questi lunghi viaggi di lavoro nacque la sua passione per la scrittura, alimentata da un forte amore per la sua terra nativa e per la letteratura dialettale. La sua ispirazione traeva origine ed anima proprio “lassù” dove era nato, in quel piccolo gruppo di case dove vivevano tutto l’anno la zia e la bisnonna e dove avevano vissuto i suoi antenati.
Fondamentale fu l’incontro con lo scrittore Sergio Arneodo, fondatore del Coumboscuro Centre Prouvencal che lo stimolò a scrivere in provenzale alpino. La sua corposa produzione di prosa e liriche ha ottenuto riconoscimenti in numerosi concorsi. Nel 2009 fu insignito “Gran Laureato” del Premio “Uno terro, uno lengo, un pople” e quest’anno era stato selezionato nella rosa dei poeti per il Premio Mistral 2019 (la proclamazione è annunciata ad Arles nel mese di marzo prossimo).
Nel 2016 è stata pubblicata la sua raccolta antologica, “I-a caracren ilamoun – Lassù qualcosa rimane”, edita da Coumboscuro Centre Prouvencal e sostenuta dal Comune di Vinadio.
I funerali si terranno domani, mercoledì 23 gennaio a Ivrea. Domenica 3 febbraio alle 9 sarà ricordato con una Messa solenne cantata in provenzale a Sancto Lucio de Coumboscuro.