Alba – Si è insediato ufficialmente venerdì ad Alba, presso la sede dell’Associazione commercianti albesi, il “Comitato locale di Monitoraggio sull’Asti-Cuneo e viabilità di zona”. Il Comitato, promosso dall’eurodeputato Alberto Cirio e dal senatore Marco Perosino, avrà il compito di esercitare una pressione politico-istituzionale per far partire i cantieri del lotto mancante, di verificare tempistiche e modalità di esecuzione e analizzare le opere di accompagnamento necessarie al territorio (che valgono più di 100 milioni di euro e su cui il Governo dovrà dare una risposta chiara).
Il Comitato nasce, infatti, come braccio operativo specifico sull’Asti-Cuneo e si rapporterà con il Tavolo delle autonomie già esistente, al fine di condividere un percorso comune e di interfacciarsi con le autorità italiane, il Governo e la Società che gestisce l’Autostrada.
È composto dai Sindaci che rappresentano le diverse aree territoriali: i sindaci di Alba, Bra e Cherasco, Marello, Sibille e Bogetti, il sindaco di Novello Passone per la Langa del Barolo, i sindaci di Guarene e Magliano Alfieri Artusio e Carosso per il Roero, il sindaco di Cortemilia Bodrito per l’Alta Langa, il sindaco di Neive Balarello per l’area di Moscato-Barbaresco e il sindaco di Diano Cardinale per l’area della Bassa Langa albese. Ne fanno parte anche il consigliere provinciale Anna Maria Molinari e i parlamentari di Langhe-Roero, Alberto Cirio e Marco Perosino. Il Comitato è presieduto dal Comune di Bra con il sindaco Bruna Sibille, mentre il ruolo di coordinatore è stato affidato a Claudio Bogetti sindaco di Cherasco, comune direttamente interessato dal lotto mancante. A lui spetterà l’importante compito di organizzare le attività, tra cui il prossimo passo del Comitato: l’incontro con il presidente dell’Asti-Cuneo, Giovanni Quaglia, nella prima decade di giugno.
“Ho voluto promuovere la costituzione di questo Comitato di Sindaci – sottolinea Alberto Cirio – perché in questo momento così delicato il nostro territorio deve parlare con una voce sola. Oggi ci sono le condizioni per cui il completamento dell’Asti-Cuneo possa partire, e questa volta per davvero. Dobbiamo cogliere questa opportunità mettendo in campo tutte le nostre energie. Oltre all’autostrada serve però anche un Piano straordinario della viabilità, perché le strade di Langhe e Roero cadono a pezzi e il Governo non può restare a guardare senza darci le risorse necessarie a intervenire”.