Cuneo – Niente caccia per le prossime settimane, fino alla fine della stagione venatoria, per le zone colpite dagli incendi in ottobre: lo ha deciso la Regione, che oggi ha approvato la delibera presentata dall’assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero. Oltre ad ampie aree del torinese, il provvedimento interessa la provincia di Cuneo per quanto riguarda vaste zone nei Comuni di Bellino, Casteldefino e Pontechianale in val Varaita, oltre a porzioni della valle Stura. Successivamente, verrà delimitato il terreno direttamente toccato dagli incendi su cui non si potrà cacciare per dieci anni. Nell’immediatezza dei fatti era stato fissato il termine del 30 novembre, mentre ora il divieto si estende a tutto il periodo rimanente della stagione. L’assessore ha sottolineato che il divieto è stato deciso insieme con la Provincia e che mira a dare respiro alla fauna nelle zone colpite dagli incendi.Il provvedimento non trova tutti d’accordo, ovviamente: se da una parte esultano le associazioni animaliste e ambientaliste, dall’altra il provvedimento non piace certo ai cacciatori. E anche da parte del mondo agricolo si richiedeva una piena ripresa dell’attività venatoria. Proprio ieri era stata espressa, da Confagricoltura Piemonte, la richiesta di riaprire la caccia, dopo che era cessata l’emergenza nelle aree interessate dai roghi: “Oggi siamo di fronte a un’ulteriore incontrollata proliferazione di selvatici – ha affermato il presidente provinciale e regionale Enrico Allasia – che stanno arrecando gravi danni all’agricoltura. Riteniamo che sia necessario revocare il provvedimento anche per agevolare il completamento dei piani di contenimento e di abbattimento programmati, nell’interesse non soltanto delle imprese agricole che rappresentiamo ma dell’intero ecosistema”.