Quali virtù sono necessarie ai giovani per muoversi e avventurarsi nel mondo che li circonda? Quali virtù essi apprezzano maggiormente negli adulti e quali virtù gli adulti sono pronti a vivere e manifestare nella relazione con i giovani, per porgerle come la parte migliore della loro eredità? Virtù è parola antica, che suona demodé in tempi in cui si preferisce parlare di “talent”.Da essa tuttavia ci siamo lasciati ispirare e guidare, nelle riflessioni contenute nelle prossime pagine e nelle interviste ai ragazzi, sulle tracce di Natalia Ginzburg che, nella raccolta di racconti e saggi intitolata appunto Le piccole virtù (1962), scriveva: “Per quanto riguarda l’educazione dei figli penso che si debbano insegnar loro non le piccole virtù ma le grandi. Non il risparmio, ma la generosità e l’indifferenza al denaro, non la prudenza ma il coraggio, non l’astuzia ma la schiettezza e l’amore per la verità, non la diplomazia ma l’amore per il prossimo, non il desiderio del successo, ma il desiderio di essere e sapere”.Articoli e interviste di Donatella Signetti, Carlo Vallati, Maura Anfossi, Edoardo Armando, Alessia Etzi, Francesco Massobrio, Edoardo Tallone nel numero in edicola giovedì 19 ottobre.