26 maggio 2011. Nonostante avesse 50 anni di vita, a nessuno era mai venuto l’idea di intitolarla a qualcuno. Fino al 26 maggio del 2011, quando la scuola elementare di Villar San Costanzo è stata dedicata alla memoria dello scrittore-partigiano, Nuto Revelli.
“Una scelta politica e culturale – ha detto il sindaco, Gianfranco Ellena – che intende tramandare ai giovani la memoria del passato, insieme ai valori della libertà e della giustizia, per cui uomini come Nuto Revelli hanno dato il meglio della loro vita”.
Commosso l’intervento di Marco Revelli, per ringraziare il Comune di una decisione che “avrebbe reso mio padre felice”. Ed ha aggiunto: “Lui non amava le cerimonie e quasi sempre di fronte a tanti inviti, diceva no. Ma per una scuola ha sempre fatto eccezione, perché una delle ossessioni della sua vita era parlare ai giovani: voleva che sapessero, capissero, aprissero gli occhi ed amava dire: guai se i giovani di oggi dovessero crescere nell’ignoranza”.
Il commento di Isabel Peano, “sindaco dei giovani” di Villar: “Ci auguriamo che possa sbocciare in noi il seme della curiosità per il mondo che ci circonda e l’amore per la lettura e la scrittura”.
Conclusione in musica con l’esecuzione del brano partigiano “Pietà l’è morta”, le cui parole sono state scritte da Nuto Revelli e poi, sotto la guida di Luca Pellegrino e la collaborazione della Fabbrica dei Suoni di Venasca, una bellissima sequenza di danze della tradizione occitana.